Calcolo anticipazione TFS: regole ed esempio calcolo indennità
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 13/05/2022
Tempo di lettura: 11 minuti
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Calcolo anticipazione TFS: regole ed esempio calcolo indennità

Quando un dipendente pubblico raggiunge la pensione ha diritto al TFS o TFR. Indennità che, se corrisposta con le procedure ordinarie, viene erogata con tempi molto dilatati. L’attesa minima è di oltre un anno dal pensionamento per la prima tranche di liquidazione, ma chi ricorre alla Quota 100 può dover aspettare anche 5-7 anni. Ecco allora che molti scelgono di richiedere l’anticipazione TFS.

Si tratta di un finanziamento pensato appositamente per ridurre la differenza di trattamento riscontrata dai dipendenti pubblici e statali nel confronto con i lavoratori del settore privato (che possono accedere, in casi particolari al TFR anche quando sono in servizio). Può essere accordato a un tasso di interesse agevolato o a tassi di mercato, ma in ogni caso prima di richiederlo è consigliata un’analisi attenta delle varie possibilità.

È in questo studio che trova spazio, oltre alla consulenza di un esperto del credito con approfondite conoscenze settoriali, il calcolo dell’anticipo TFS. Una stima dell’indennità essenziale per conoscere la somma che si potrà ottenere, ma che va considerata esclusivamente come un esempio approssimativo.

Perché è tanto importante fare questo calcolo? A differenza di quanto accade con i lavoratori del settore privato, che accantonano effettivamente il TFR in un fondo aziendale, per quelli del settore pubblico l’accumulo è solo virtuale.

Il TFS/TFR spettante ad un lavoratore pubblico con la cessazione del rapporto di lavoro viene definito al momento del pensionamento. Fino a quella data, il richiedente non ha alcuna certificazione dell’indennità che andrà a percepire. Ma con un calcolo di anticipazione TFS adeguatamente realizzato, è possibile farsi un’idea del valore dell’indennità.

Sommario

Anticipo TFS/TFR: quali indennità spettano e a chi

A seconda della data di assunzione a tempo indeterminato, i lavoratori pubblici e statali hanno diritto ad indennità diverse. Se il contratto è successivo al 31 dicembre 2000, con il pensionamento il lavoratore ottiene il TFR (Trattamento di Fine Rapporto). Fanno tuttavia eccezione quanti rientrano nella categoria del cosiddetto personale non contrattualizzato, che anche se assunto dopo il dicembre 2000 resta in regime di TFS. 

Come si calcola l’indennità spettante a questi soggetti? Per ogni anno di servizio utile alla maturazione del Trattamento, è previsto un accantonamento di una somma corrispondente al 6,91% della retribuzione percepita annualmente, comprensiva delle relative rivalutazioni. Questo accantonamento è soggetto ogni anno a un incremento, su base composita, calcolato con uno specifico tasso di interesse.

Il tasso ha una misura variabile, in quanto costituito da due fattori:

  • una quota fissa dell’1,5%;
  • una quota variabile, corrispondente al 75% dell’incremento dell’indice ISTAT.

Il TFS (Trattamento di Fine Servizio) invece spetta ai lavoratori pubblici e statali assunti a tempo indeterminato prima del 31 dicembre 2000. Ma anche a quanti sono ancora in regime di diritto pubblico, in base a quanto stabilito all’articolo 3 del decreto legislativo 165/2001. In questo caso si distingue tra tre diverse forme di trattamento, che compongono la somma complessiva cui ha diritto il pensionato.

  • Indennità di Buonuscita;
  • Indennità Premio di Servizio;
  • Indennità di Anzianità.

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Come funziona il calcolo TFR dipendenti pubblici

Ma come avviene esattamente il calcolo del TFR dipendenti pubblici? Per la maturazione dell’indennità si accantona ogni anno una quota del 6,91% della retribuzione. L’accantonamento viene fatto anche per le frazioni di anno, seppur in misura ridotta proporzionalmente al periodo. Nel calcolo delle frazioni di anno, è considerato come mese intero ogni periodo eccedente o pari a 15 giorni.

Per il calcolo è sempre presa in esame la retribuzione annuale, comprensiva delle relative rivalutazioni. Nel rispetto del limite, attivo da maggio 2014, per cui la retribuzione annua lorda utilizzabile come base del calcolo TFR dipendenti pubblici non può superare i 240.000 euro.

Ottengono il Trattamento di Fine Rapporto (e sono quindi potenziali beneficiari dell’anticipo TFR dipendenti pubblici) solo i lavoratori pubblici che rientrano nelle seguenti casistiche.

  • Titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato sottoscritto successivamente al 31 dicembre 2000 (eccetto i lavoratori non contrattualizzati).
  • Lavoratori con contratto a tempo determinato sottoscritto dopo il 30 maggio 2000 o in corso a tale data, purché con durata non inferiore a 15 giorni continuativi nel mese.
  • Titolari di contratto di lavoro a tempo indeterminato sottoscritto prima del 31 dicembre 2000 e aderente ad un fondo di previdenza complementare.

Una volta chiarito chi ne ha diritto e come si calcola, una domanda sorge spontanea: quando viene pagato il TFR ai dipendenti pubblici? La liquidazione TFR dipendenti pubblici avviene secondo le medesime logiche applicate al TFS: il lavoratore riceve l’indennità quando termina il servizio e ha maturato i requisiti pensionistici.

Di frequente i tempi liquidazione TFR dipendenti pubblici risultano piuttosto dilatati, perché i versamenti non possono eccedere i 50.000 euro. Quindi nel caso l’indennità superi tale soglia, l’erogazione avviene in due o più tranche.

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Calcolo per anticipo TFS statali e dipendenti pubblici

L’Indennità di Buonuscita per i dipendenti statali è pari alla retribuzione contributiva annua utile lorda (calcolata includendo la tredicesima) divisa per 12 e moltiplicata per l’80%. Il risultato va poi moltiplicato per il numero di anni utili alla maturazione dell’indennità, di cui fanno parte non solo quelli di servizio, ma anche gli anni riscattati e quelli convenzionali. Le frazioni di anno che superano i 6 mesi sono considerate come anno intero, quelle al di sotto di tale soglia non sono calcolate.

Per quanto riguarda invece l’Indennità Premio di Servizio, spetta solo ad alcune categorie di dipendenti pubblici. Tra questi rientrano i lavoratori assunti presso enti regionali e locali, personale sanitario ed altre realtà del settore pubblico assimilabili a queste. Per calcolarla è sufficiente moltiplicare la quindicesima parte dell'80% della retribuzione contributiva annua lorda utile (percepita negli ultimi 12 mesi) per il numero di anni utili alla maturazione dell’indennità.

L’ultimo componente del Trattamento di Fine Servizio, ossia da considerare per la stima dell’indennità in ottica di anticipazione TFS, è l’Indennità di Anzianità. Il suo valore è pari a un dodicesimo dello stipendio annuo complessivo moltiplicato per il numero di anni utili alla maturazione dell’indennità.

Per il TFS calcolo, gli anni utili sono quelli relativi a:

  • servizio di ruolo;
  • servizio non di ruolo, ma con durata non inferiore ad un anno;
  • servizi ricongiunti;
  • servizio militare di leva avvenuto dopo il 30 gennaio 1987 o in corso a tale data;
  • servizi resi dai dipendenti da enti o Pubbliche Amministrazioni coinvolte da processi di mobilità, fusione, soppressione o trasformazione. A condizione però che gli enti non facessero riferimento alle casse previdenziali ex Inadel ed ex Enpas e che il personale sia successivamente passato a PA gestite, in termini di previdenza, dall’Inps.

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Cosa sapere sul calcolo TFS dipendenti enti locali

Restando in tema di calcolo buonuscita Inpdap, ai dipendenti pubblici assunti presso enti locali ed enti del settore sanitario spetta l’Indennità Premio di Servizio. In questo caso, come si calcola la buonuscita? Come già accennato, il computo delle somme dovute avviene secondo logiche diverse rispetto a quelle adottate per il calcolo buonuscita statali, a cui spetta l’Indennità di Buonuscita.

Come già accennato, infatti, l’Indennità Premio di Servizio spetta a quanti sono assunti presso amministrazioni regionali e comunali, aziende sanitarie pubbliche e altri enti del settore sanitario. Le stesse regole calcolo TFR dipendenti pubblici si applicano ai lavoratori assunti presso enti assimilabili a quelli di cui sopra.

Per rispondere alla domanda TFS enti locali come si calcola, il primo passaggio è individuare la retribuzione che funge come base per il calcolo. A tal proposito si considera la retribuzione contributiva annua lorda percepita negli ultimi 12 mesi in cui il lavoratore è stato in servizio. La retribuzione è calcolata includendo la tredicesima mensilità.

Di questa retribuzione va poi individuato un quindicesimo dell’80%. Dopodiché non resta che moltiplicare la somma per il numero degli anni utili ai fini della maturazione del Trattamento di Fine Servizio. Per il calcolo liquidazione dipendenti pubblici enti locali sono valutati come anni utili sia quelli di servizio effettivo che le annualità riscattate. Considerando come annualità intere anche le frazioni di anno superiori a 6 mesi.

Solo dopo aver fatto questo calcolo, è possibile valutare gli effettivi vantaggi dell’anticipazione TFS per dipendenti pubblici. Mettendo in relazione la contrazione dei tempi di erogazione dell’indennità e i costi applicati ai finanziamenti anticipazione TFS. L’ideale, chiaramente, è considerare sia i prestiti con tasso ordinario che quelli con tasso agevolato erogati secondo quanto stabilito dall’Accordo Quadro.

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Quando viene pagata l’indennità di buonuscita dipendenti pubblici senza l’anticipo TFS

Se non ricorre all’anticipazione TFS, il dipendente pubblico o statale che accede alla pensione ottiene l’indennità secondo le procedure di rito. Viene quindi applicato l’iter di erogazione previsto dalla normativa, che dispone il versamento delle somme maturate a titolo di TFS con le seguenti tempistiche.

  • Entro 105 giorni dalla data di cessazione dal servizio da parte del dipendente pubblico, se il rapporto di lavoro è terminato a causa di un’ inabilità o con la morte del lavoratore.
  • Non oltre 12 mesi e 90 giorni dalla data in cui il dipendente cessa dal servizio, se il rapporto di lavoro termina perché il contratto a tempo determinato giunge alla fine senza rinnovo. Oppure nel caso in cui il lavoratore raggiunga i limiti di età. Oppure nel caso di una risoluzione unilaterale del rapporto, da parte dell’ente o amministrazione datore di lavoro, perché il lavoratore ha raggiunto il diritto alla pensione anticipata.
  • Entro 24 mesi e 90 giorni dalla data della cessazione del servizio, a condizione che il rapporto di lavoro sia finito a causa di dimissioni volontarie, a prescindere che abbia o meno diritto alla pensione anticipata. Lo stesso vale per i rapporti di lavoro terminati per licenziamento o destituzione dall’impiego.
  • Non oltre 24 mesi dalla cessazione del rapporto, se la fine dello stesso è avvenuta prima del raggiungimento del limite di età stabilito dall’ordinamento, con un’anzianità contributiva non inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995. Il termine dei 24 mesi si applica anche a tutti gli altri casi che non rientrano nelle casistiche sopra elencate.

Quando il dipendente pubblico cessa dal servizio con diritto alla pensione Quota 100, i termini per il pagamento dell’anticipazione TFS decorrono dal momento in cui sarebbe maturato il diritto alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata ordinaria. Nel rispetto dei requisiti stabiliti dalla normativa.

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Calcolo TFS con servizio Inps online: come fare una simulazione

Il calcolo TFS dipendenti pubblici e statali è compito dell’Inps, ossia dell’ente erogatore del TFS. Ruolo che non sempre viene ricoperto dall’ente previdenziale, ma in rari casi spetta al Ministero o all’Amministrazione Pubblica datrice di lavoro. Quindi, se il dipendente pubblico che accede alla pensione rientra in quest’ultimo scenario, dovrebbe rivolgersi al datore di lavoro per ottenere un calcolo attendibile per la valutazione sia dell’indennità spettante che dei vantaggi dell’anticipazione TFS.

Poiché nella maggior parte dei casi l’ente di riferimento è l’Inps, la maggioranza dei dipendenti pubblici che hanno necessità di effettuare un calcolo TFS statali può ricorrere al servizio di simulazione online. Il software per il calcolo del TFS messo a disposizione dall’Inps è accessibile tramite il portale ufficiale dell’ente: www.inps.it.

Come si calcola il TFS con il simulatore online? La procedura è piuttosto semplice. Basta accedere al sito Inps con le credenziali per:

  • SPID;
  • Carta di identità elettronica;
  • Carta Nazionale dei Servizi.

Dopo l’autenticazione, per raggiungere il servizio di calcolo liquidazione TFS, basta effettuare una ricerca nell’apposita barra. La funzionalità da cercare prende il nome di Domanda di quantificazione dell’anticipo finanziario TFS/TFR.

Basta seguire la procedura guidata e inserire pochi dati nel form di simulazione per ottenere un esempio calcolo TFS gratuito in maniera completamente autonoma. Chiaramente, la somma restituita dal servizio di calcolo buonuscita dipendenti pubblici Inps è da considerare come puramente indicativa.

Senza contare che la stima presentata dall’Inps in forma di Trattamento Fine Servizio calcolo online non è in alcun modo vincolante per l’ente previdenziale. La correttezza della quantificazione è infatti determinata dal possesso di tutti i dati utili al calcolo dell’indennità. Informazioni che, quando si calcola TFS, sono certamente corrette e complete solo dopo il pensionamento.

 

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Anticipo TFS esempio di calcolo liquidazione per dipendente pubblico

Finora abbiamo parlato dell’entità di TFS/TFR spettante ai lavoratori pubblici e statali al momento del pensionamento. Ma come effettuare una stima ai fini dell’anticipazione TFS? Per un calcolo approssimativo, ma comunque efficace, è consigliabile seguire la procedura di anticipo TFS esempio illustrata nelle prossime righe.

Ipotizziamo il pensionamento di un dipendente statale che dovrà percepire l’indennità di Buonuscita, con una retribuzione contributiva annua lorda pari a 18.200 euro (comprensiva della tredicesima mensilità) e un’anzianità di servizio di 36 anni. In questo caso l’indennità spettante ai fini dell’anticipazione TFS statali è calcolata come segue.

  • 18.200 : 12 = 1.516 euro;
  • 1.516 × 80% = 1.213 euro;
  • 1.213 × 36 = 43.668 euro.

È evidente che per effettuare una stima più accurata servono competenze specifiche e settoriali, che solo un consulente del credito può mettere in campo. La scelta migliore per conoscere con esattezza la misura dell’entità è quindi ricorrere all’assistenza di un operatore creditizio specializzato in credito al consumo e anticipo TFS/TFR.

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