Come si fa il calcolo buonuscita: parametri e strumenti utili
Attesa con trepidanza da militari, dipendenti pubblici e statali, l’indennità riconosciuta a titolo di Trattamento di Fine Servizio viene versata ai beneficiari con tempistiche notevolmente dilatate rispetto a quanto accade con il TFR dei lavoratori privati. Per questa ragione in molti ricorrono all’anticipo del TFS. Ma come conoscere prima l’entità del Trattamento? Come fare il calcolo buonuscita?
Il Trattamento di Fine Servizio è stimato dall’Inps (o da un altro ente erogatore) in funzione dell’anzianità di servizio del lavoratore e delle voci che compongono l’indennità.
È utile quindi chiarire che per il calcolo TFS sono considerati come utili:
- gli anni di servizio di ruolo.
- i periodi di servizio non di ruolo, se di durata pari ad almeno un anno continuativo.
- i servizi ricongiunti nel rispetto della specifica normativa.
- il servizio di leva militare, purché in corso o successivo alla data del 30 gennaio 1987.
- i servizi resi da dipendenti afferenti ad amministrazioni o enti pubblici interessati da eventi di soppressione, fusione, mobilità, fusione o trasformazione. A condizione che gli enti in questione non siano iscritti alla cassa previdenziale ex Inadel, né alla cassa ex Enpas, e che successivamente il personale sia passato ad amministrazioni pubbliche o statali gestite, in termini previdenziali, dall’Inps.
Quanto invece alla composizione dell’indennità, per il calcolo buonuscita si distinguono tre voci.
- Indennità di Buonuscita. Corrisponde ad un dodicesimo dell’80% dello stipendio mensile. Adottando come parametro la retribuzione corrisposta l’ultimo giorno di servizio e comprensiva della tredicesima.
- Indennità premio di servizio. È pari ad un quindicesimo dell’80% della retribuzione e si calcola adottando come riferimento l’ultimo anno precedente la cessazione del rapporto di lavoro.
- Indennità di anzianità. Il suo valore è pari ad un dodicesimo dello stipendio annuale complessivo del lavoratore, da moltiplicare per il numero degli anni utili per la maturazione dell’indennità.
Come si calcola la buonuscita con il servizio Inps online
Abbiamo chiarito quali sono i punti di riferimento per una stima dell’indennità, ma è evidente che si tratta di un calcolo non alla portata di tutti. Complici le numerose variabili da considerare e la necessità di mettere in relazione dati che generalmente non sono immediatamente disponibili per un lavoratore prossimo alla pensione. Allora, come calcolare la buonuscita in maniera semplice?
Il calcolo vero e proprio viene fatto dall’ente erogatore, che nella maggior parte dei casi corrisponde all’Inps, sebbene raramente questo ruolo sia svolto dall’azienda datrice di lavoro. In ogni caso, solo presentando la domanda di quantificazione è possibile conoscere con esattezza l’entità della buonuscita spettante.
Chi ha fretta di sapere quanto otterrà con il TFS può però effettuare autonomamente una simulazione. Per farlo esistono diversi calcolatori, ma la scelta più comune è ricorrere al servizio per il calcolo buonuscita online dell’Inps. Si tratta di un software online, accessibile dal sito Inps senza bisogno di scaricare alcun programma.
Dopo essersi autentificato, l’utente può effettuare una simulazione in totale autonomia, inserendo nel sistema i dati richiesti. Il calcolo è da considerare come puramente indicativo e non vincolante, ma consente comunque di orientarsi, cosicché il dipendente pubblico o statale che accede alla pensione sappia già cosa aspettarsi.
Chi però è alla ricerca di un calcolo TFS dipendenti pubblici più attendibile dovrebbe rivolgere lo sguardo verso un professionista qualificato, ovvero un consulente del credito specializzato nell’anticipo del TFS. È questo quindi il referente ideale per il lavoratore prossimo alla pensione, o pensionato, che desidera farsi un’idea chiara e precisa di quanto potrebbe ottenere con un finanziamento per anticipo del TFS.