Documenti mutuo in Italia per frontalieri: cosa presentare per la domanda
Dall’acquisto della prima casa alla surroga di un finanziamento già in corso con una durata ridotta, sono molte le ragioni per cui richiedere un mutuo in Italia per frontalieri. Opzione presentata esclusivamente da alcune banche legate a territori di frontiera, sebbene formalmente il prodotto sia esattamente quello proposto ai clienti che lavorano in Italia. A fare la differenza su condizioni e documentazione da presentare è infatti la tipologia di richiedente.
Quando ad avanzare la domanda è un cittadino residente in Italia, ma che lavora oltre il confine (nella maggior parte dei casi in Svizzera), la normativa di riferimento è quella nazionale. Quindi ai fini della richiesta di finanziamento è necessario presentare tutta la documentazione anagrafica comunemente richiesta, ma anche documenti di reddito.
Questi ultimi, essendo legati ad una realtà estera, possono presentarsi in una forma leggermente diversa rispetto a quella cui siamo abituati. E, in rari casi, vengono tradotti in Italiano. Sì, perché sebbene la maggioranza di richieste di mutui frontalieri sia avanzata da persone che lavorano nel Canton Ticino per aziende svizzere, può capitare che il richiedente operi presso un altro Cantone o Stato. Con la conseguenza che i documenti reddituali sono redatti in una lingua straniera.
C’è poi un’altra ipotesi che richiede la traduzione della documentazione. Si tratta dello scenario, ancor più remoto, in cui il lavoratore italiano opera in Canton Ticino ma alle dipendenze di una società che non adotta l’italiano come lingua ufficiale, ricorrendo a tedesco o francese per la redazione dei documenti ufficiali, inclusi quelli relativi al reddito e all’anzianità professionale dei dipendenti.
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Trova un ConsulenteDocumenti reddituali, anagrafici e immobiliari per i mutui per frontalieri
Per la richiesta di un mutuo in Italia per frontalieri è essenziale anzitutto produrre la documentazione anagrafica. Sono perciò necessari:
- carta di identità.
- Codice fiscale.
- Certificato di nascita.
- Certificato di residenza e stato di famiglia.
- Estratto dell’atto di matrimonio completo con eventuali annotazioni relative alle convenzioni patrimoniali.
- Per le coppie separate, sentenza di divorzio o separazione.
Ai fini del calcolo della rata periodica e della capacità di rimborso del richiedente è necessario anche presentare la documentazione reddituale, che nel caso di lavoratori italiani in Svizzera si traduce nei seguenti documenti.
- Permesso di lavoro, variabile a seconda del tipo di attività svolta.
- Contratto di lavoro.
- Certificato di salario (corrispondente al CUD italiano).
- Attestato di ritenuta di imposta alla fonte.
- Certificato di Secondo Pilastro (corrispondente al TFR italiano).
- Estremi del conto corrente in Svizzera su cui si riceve il reddito.
È comunque possibile che la banca presso cui si presenta richiesta di mutuo frontalieri pretenda ulteriori documenti di natura reddituale. Sì, perché le operazioni di questo genere sono ritenute maggiormente a rischio rispetto ai mutui per i lavoratori italiani assunti e attivi all’interno dei confini nazionali. Inoltre è fondamentale per l’istituto tutelarsi contro gli eventuali imprevisti legati al cambio valuta, che in caso di oscillazioni repentine potrebbe portare ad una rata non sostenibile e persino ad un sovraindebitamento.
Restano comunque fondamentali gli incartamenti relativi all’immobile oggetto del mutuo. Tra questi ci sono:
- planimetria dell’unità immobiliare;
- copia del compromesso;
- certificato di abitabilità;
- documentazione attestante la provenienza dell’immobile, ovvero l’atto dell’ultimo acquisto oppure della donazione (o successione) attraverso la quale il precedente proprietario ha ottenuto la casa.
I tanti documenti richiesti sono però solo una delle ragioni per cui prima di presentare una domanda di mutuo in Italia per frontalieri è preferibile ricorrere al supporto di un consulente del credito specializzato nel settore.