mutuo prima casa: dalla domanda all’analisi dei documenti
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 20/06/2022
Tempo di lettura: 5 minuti
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mutuo prima casa: dalla domanda all’analisi dei documenti

L’immobile adatto alle proprie esigenze, una rata di rimborso sostenibile, la banca erogatrice: sono moltissimi gli aspetti da valutare prima di presentare la richiesta mutuo prima casa. Ma una volta inviata la domanda, come procede l’iter? Vediamolo insieme, passo dopo passo. 

Sommario

Cosa valutare prima di chiedere mutuo prima casa

Un mutuo prima casa consente solitamente di finanziare fino all’80% del valore attribuito all’immobile posto a garanzia della linea di credito. Su questo viene infatti attivata un’ipoteca di primo grado, che rappresenta la principale garanzia del finanziamento. 

Talvolta è possibile elevare il valore finanziabile, per arrivare fino al 100%, a condizione che alla garanzia ipotecaria si aggiunga un prestito con garante. In alternativa è possibile ricorrere a garanzie aggiuntive alternative, variabili a seconda delle politiche applicate dalla banca o società finanziaria.

Ma una volta che si è definita una somma finanziabile adeguata alle possibilità di rimborso del richiedente, andrebbe stabilita anche una rata periodica sostenibile, sia agli occhi delle banche che per le finanze del cliente. Sebbene non esista una regola fissa, la maggior parte degli enti di credito considera sostenibile la rata mensile finché si mantiene al di sotto del 30-35% dello stipendio netto. 

Ovviamente, dall’entità della rata dipende la durata del piano di ammortamento. Quindi prima di presentare una richiesta è consigliabile valutare con la massima attenzione l’accordo di questi due elementi, in modo da trovare la combinazione ideale di rata e durata del mutuo.

Si tratta di una questione particolarmente rilevante, perché presentare una richiesta mutuo prima casa con condizioni inadatte alle proprie capacità di rimborso significa vedersi rifiutare automaticamente la domanda.

Ecco perché prima di inoltrare l’istanza di finanziamento è buona regola rivolgersi ad un consulente del credito specializzato. Confrontarsi con uno specialista del settore vuol dire trovare la giusta combinazione di rata e durata del mutuo, aumentando notevolmente le possibilità di ottenere il credito desiderato.

Senza contare che se la domanda di mutuo viene rifiutata, il soggetto che la ha presentata risulta segnalato nei database CRIF e SIC per circa 30 giorni. Un periodo di tempo in cui l’accesso al credito risulta praticamente impossibile. 

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Parere di fattibilità e analisi dei documenti per la richiesta di mutuo prima casa

Dopo aver inoltrato la richiesta mutuo prima casa, il soggetto che presenta la domanda attende il parere di fattibilità della banca. Vale a dire che l’istituto si esprime sulla possibilità di finanziare il richiedente. Per la valutazione non serve specificare solo l’importo desiderato e la rata ideale, ma anche tutta una serie di dati sulla propria condizione personale, familiare e reddituale.

Sono da presentare ad esempio:

  • dati anagrafici;
  • composizione del nucleo familiare;
  • reddito netto;
  • informazioni sull’immobile oggetto del mutuo;
  • stima del valore dell’immobile.

Come è facile indovinare, anche alla luce di quanto detto nei paragrafi precedenti, il parere di fattibilità della banca viene rilasciato tenendo conto di diversi fattori. Primo su tutti la capacità di rimborso del debitore, che dipende direttamente dalle sue entrate fisse. Quindi il principale discriminante per il parere di fattibilità è il reddito del richiedente o, se la domanda è avanzata da una coppia, del nucleo familiare. 

Incidono in maniera determinante anche il valore dell’immobile e il rapporto tra la rata periodica e il reddito mensile del beneficiario. Per questa ragione, prima di prendere una decisione la banca pretende una serie di documenti dettagliati, sulla base dei quali valuta la fattibilità del mutuo.

In particolare, la documentazione da presentare per la richiesta mutuo prima casa è la seguente. 

  • Documenti anagrafici, quali certificato di nascita e di stato civile (in alternativa a quest’ultimo, estratto dell’atto di matrimonio con indicazione delle convenzioni patrimoniali), eventuale copia della sentenza di separazione o divorzio.
  • Dichiarazione dei redditi o CUD e ultime buste paga.
  • Per lavoratori autonomi e professionisti: estratto dalla Camera di Commercio o attestato di iscrizione all’albo professionale.
  • Per i lavoratori dipendenti: dichiarazione dell’anzianità di servizio rilasciata dal datore di lavoro.
  • Copia del compromesso di compravendita e dell’ultimo atto di acquisto dell’unità immobiliare.
  • Planimetria e certificato di abitabilità dell’immobile.

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Quando viene comunicata la data di erogazione nell’iter per chiedere un mutuo prima casa

Dopo aver ricevuto tutti i documenti, la banca effettua altri accertamenti sulla condizione economica e finanziaria del cliente, nonché una perizia tecnica dell’unità immobiliare oggetto del finanziamento. 

Solo a questo punto dell’iter della domanda l’istituto bancario si esprime sull’erogazione del capitale. La comunicazione del parere di fattibilità viene trasmessa al cliente nell’immediato, specificando la data prevista per la stipula dell’atto pubblico di mutuo.

Solo a questo punto l’iter di richiesta mutuo prima casa giunge alla sua fase conclusiva, ossia la sottoscrizione del contratto di finanziamento. La stipula avviene grazie ad un atto pubblico, di fronte ad un notaio, in presenza del cliente e di un delegato della banca erogatrice. 

Avviene quindi la consegna del denaro al soggetto che ha presentato la domanda di finanziamento, e che assume il nuovo ruolo di debitore, impegnandosi a rimborsare la somma ottenuta. Contestualmente al contratto di finanziamento si costituisce l’ipoteca sull’immobile oggetto del finanziamento. L’iscrizione ipotecaria è prevista in una misura variabile dal 150% al 300% del capitale erogato e comporta un costo per il beneficiario. L’entità della spesa è definita in funzione della percentuale di iscrizione dell’ipoteca. 

È così che si conclude quindi il processo come richiedere un mutuo prima casa: ricevuto il parere di fattibilità positivo, il cliente sottoscrive il mutuo e l’ipoteca. Come avere la certezza che l’iter prosegua senza intoppi in ogni fase per raggiungere il prima possibile gli step finali? La scelta migliore è ricorrere all’assistenza professionale di un consulente del credito.

Solo un professionista del settore conosce nel dettaglio i meccanismi dell’iter di richiesta mutuo prima casa e le good practice da seguire per ottenere il capitale desiderato.

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