Quale mutuo scegliere per la costruzione della casa
Costruire la casa dei sogni partendo da zero è una scelta da ponderare con attenzione, valutando pro e contro. Ma una volta raggiunta la decisione, c’è un altro interrogativo da affrontare: quale mutuo scegliere? È meglio un finanziamento a tasso fisso o uno a tasso variabile? Qual è la durata più indicata per il rimborso del capitale?
Tante domande a cui la risposta può essere trovata solo partendo da un’analisi della propria condizione. Il primo passo per capire tra mutuo a tasso fisso o variabile quale scegliere è quindi comprendere quali sono i rischi che si è disposti a correre. Sì, perché se il tasso fisso dà la garanzia di un interesse costante per l’intero periodo del rimborso, comporta anche degli svantaggi. Scegliendolo si corre il rischio di ritrovarsi a pagare interessi più alti rispetto a quelli che si otterrebbero, a condizioni di mercato favorevoli, con un tasso variabile.
Allo stesso modo, il tasso variabile è soggetto alle tendenze del mercato e per questo espone il mutuatario a possibili rincari degli interessi. Ma nell’ipotesi di oscillazioni negative del parametro di riferimento, il titolare del mutuo si trova a pagare interessi più bassi.
In linea di massima, quindi, quando si parla di quale mutuo scegliere per la costruzione della casa bisognerebbe interrogarsi sulla propria propensione ad affrontare variazioni nell’entità degli interessi. Generalmente a chi preferisce programmare nel dettaglio le proprie uscite è consigliato il tasso fisso. Mentre il tasso variabile è indicato per i mutuatari che sono inclini ad affrontare gli effetti delle oscillazioni del mercato finanziario.
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Trova un ConsulenteCome capire quale banca scegliere per il mutuo e la durata giusta
L’altro aspetto fondamentale quando si tratta di quale mutuo scegliere è la durata del piano di rimborso. Questa è strettamente legata alla rata periodica da affrontare e, come per il tasso, non esiste una regola valida per tutti.
In linea di massima, per i finanziamenti finalizzati alla costruzione della casa non sono accordati piani di rimborso superiori a 20 anni. Ma ci sono anche banche che propongono soluzioni più estese nel tempo.
Il parametro fondamentale dovrebbe comunque essere quello della rata. A prescindere che abbia cadenza mensile, trimestrale o semestrale, deve essere sostenibile per il cliente. Vale a dire che l’importo dovrebbe attestarsi al massimo intorno al 30% rispetto alle entrate mensili nette. Chiaramente l’entità della rata è da valutare anche sulla base delle varie spese fisse da sostenere, meglio se con il supporto di un consulente del credito esperto nel settore.
In sintesi, quando si è alle prese con il dilemma di quale mutuo scegliere, l’ideale è trovare un finanziamento che consente di affrontare le spese di costruzione della casa con una rata periodica gestibile. Sempre tenendo conto, per il tasso, della propria propensione ad affrontare eventuali spese impreviste.
Quanto alla banca, chi è alla ricerca di una durata particolarmente estesa o di importi molto elevati dovrebbe avanzare la richiesta presso un istituto con cui vanta un rapporto di lungo corso. Mentre se l’intento è selezionare l’ente che offre le condizioni di rimborso più vantaggiose, la scelta giusta è confrontarsi con un esperto del credito. Del resto il consulente creditizio andrebbe sempre considerato la figura di riferimento per tutte le questioni legate al tema mutui casa quale scegliere.