liquidazione e calcolo buonuscita militari: l’indennità ai raggi X
In quanto dipendenti assunti dallo Stato, alla fine dell’attività i militari hanno diritto al Trattamento di Fine Servizio. Un’indennità che viene erogata in misura variabile a seconda degli anni di anzianità e del comparto cui fa riferimento il lavoratore a riposo. Tante variabili che rendono il calcolo buonuscita militari un’operazione tutt’altro che banale, come del resto la valutazione dell’anticipo TFS.
Buonuscita militari calcolo e requisiti per l’indennità
La prima cosa da chiarire quando si parla di calcolo buonuscita militari è che a questa categoria viene erogata una specifica indennità di fine servizio. Si tratta della IBU (Indennità di Buonuscita), che è corrisposta in favore dei lavoratori dello Stato, sia civili che militari.
Non rientrano tuttavia nella platea dei beneficiari alcune specifiche categorie di dipendenti statali:
- I lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato da una data successiva al 31 dicembre 2000.
- I dipendenti statali rimasti in regime di diritto pubblico, che hanno risolto il rapporto di lavoro e il rapporto previdenziale vantando meno di un anno di iscrizione.
Quanto al calcolo della buonuscita militari, è una procedura di competenza dell’Inps. Solo l’ente previdenziale competente infatti è tenuto a quantificare l’indennità spettante al lavoratore pubblico o statale che accede alla pensione. Le uniche eccezioni riguardano i casi in cui l’ente erogatore del Trattamento di Fine Servizio è il datore di lavoro invece dell’Inps. Si tratta comunque di casi molto rari, quindi è buona regola considerare come riferimento l’Istituto Nazionale di Previdenza.
Passando all’entità del trattamento, per il calcolo buonuscita militari vengono prima stimati gli anni utili alla maturazione dell’indennità e poi moltiplicati per un dodicesimo dell’80% della retribuzione. Considerando come contribuzione quella annua lorda, incluse le somme ricevute a titolo di tredicesima mensilità. Le frazioni di anno superiori a sei mesi sono calcolate come anni interi.
Tempi di liquidazione buonuscita militari: quali sono e come accelerarli con l’anticipo TFS
I dati esposti nei paragrafi precedenti rappresentano solo un’indicazione per il calcolo buonuscita militari, che comunque non può essere effettuato autonomamente. Il sito Inps mette a disposizione un servizio per la simulazione dell’indennità, ma si tratta comunque di stime approssimative. Per avere un’idea più chiara di quanto si andrà ad ottenere è preferibile rivolgersi ad un professionista.
Lo stesso vale per la valutazione dell’anticipo TFS. Di cosa si tratta? È un finanziamento che consente di ottenere in tempi brevi l’indennità maturata. Ovvero, senza attendere le procedure di ruotine, che prevedono l’erogazione nell’arco di anni, con versamenti anche in tre tranche dilazionati in 24 mesi o più per le indennità più elevate.
Ricorrendo all’anticipo TFS a tasso ordinario invece il militare ha la possibilità di ottenere tutto il TFS con un unico versamento e in tempi estremamente rapidi. Non è invece prevista la richiesta dell’anticipo TFS a tasso agevolato per questa particolare categoria di lavoratori statali, che rientrano tra quelle escluse dall’Accordo Quadro sottoscritto tra i Ministeri e l’Inps.
Niente paura: non avere accesso al tasso agevolato non significa vedersi applicare condizioni sfavorevoli. Sono moltissime le banche e società finanziarie che erogano l’anticipo TFS a tasso ordinario con condizioni estremamente competitive, versando l’intera indennità in una sola soluzione.
Per trovare la proposta migliore è sempre consigliata una consulenza con un agente specializzato nell’anticipo del TFS, solo un professionista preparato è in grado di riconoscere ed evidenziare pro e contro di ogni offerta.