Chi può richiedere il rinnovo cessione del quinto prima dei quattro anni e perché
Normativamente definito dall’articolo 39 del DPR 180/50, il rinnovo della cessione del quinto è l’operazione attraverso cui si estingue il finanziamento in corso per attivarne un altro. Una soluzione che presenta numerosi vantaggi, dall’opportunità di ottenere nuovo capitale all’applicazione di condizioni migliori rispetto a quelle del finanziamento estinto. Ma che prevede anche dei termini non molto flessibili, spesso infatti non è possibile il rinnovo cessione del quinto prima dei quattro anni.
Quando è possibile il rinnovo cessione del quinto: i tempi imposti dalla normativa
Il riferimento normativo per il rifinanziamento cessione del quinto è il DPR 180/50, che all’articolo 39 stabilisce la possibilità di rinnovare il prestito solo a condizione che sia stato rimborsato almeno il 40% delle rate.
Vale a dire che per presentare la richiesta di rifinanziamento dovrebbe essere trascorso almeno il 40% del tempo previsto per il rimborso del credito. Immaginando quindi di voler rinnovare un finanziamento con durata decennale, devono essere state pagate non meno di 48 rate mensili. Un valore che tradotto in termini temporali corrisponde a 4 anni di rimborso.
Tuttavia questa regola non è applicata a tutti i finanziamenti successione del quinto. Ci sono infatti casistiche per le quali il suddetto articolo 39 stabilisce condizioni diverse per il rinnovo. È il caso dei prestiti su cessione del quinto con durata di 60 mesi, ossia 5 anni.
Il debitore che desidera rifinanziare un prestito di questo tipo può presentare domanda anche prima di aver pagato il 40% delle rate. Ma d’altro canto è costretto a rispettare delle condizioni particolari in merito al nuovo prestito che viene attivato con il rinnovo.
Cos’è la procedura cessione del quinto rinnovo ante termine
Il rifinanziamento di un prestito con durata di 60 mesi segue regole diverse rispetto al rinnovo cessione del quinto decennale (o comunque con durata superiore a 5 anni). In questo caso infatti la domanda di rifinanziamento può essere inoltrata anche prima del termine del 40% del rimborso, purché il beneficiario sia disposto a sottostare a delle condizioni specifiche.
Di cosa si tratta? Il rinnovo cessione del quinto prima dei quattro anni impone che il nuovo finanziamento abbia una durata decennale. Non solo: la cessione attivata con il rinnovo dovrebbe essere la prima a lungo termine richiesta dal cliente.
Chiaramente la condizione di attivare una cessione decennale per il rinnovo di un prestito quinquennale gioca anche a favore di banche e società finanziarie, che hanno tutto l’interesse a consolidare il rapporto con il cliente. Questo non significa però che non valga la pena di attivare un nuovo finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
La convenienza del rinnovo dipende infatti dalle condizioni applicate dalla banca e dalla situazione in cui si trova il richiedente: effettiva necessità, possibilità di rimborso, eccetera. A tal proposito va ricordato che il debitore non è tenuto a rimanere con la medesima banca che ha concesso la prima cessione, ma può scegliere l’offerta più adatta alle sue esigenze considerando anche le proposte di altri istituti bancari e società finanziarie.
Come avere la certezza di trovare quella giusta? Ricorrendo al supporto di un consulente del credito. Solo un professionista specializzato nella cessione del quinto è in grado di supportare il consumatore nella ricerca del finanziamento migliore.
E se l’ipotesi risulta impossibile, o poco conveniente, il consulente creditizio è la figura ideale con cui discutere le alternative, di cui fa parte anche il prestito con delega di pagamento, opzione accessibile ai soli lavoratori dipendenti.