Cos’è il rinnovo cessione del quinto e cosa stabilisce la normativa
Estremamente apprezzata per la semplicità e la possibilità di richiederla anche se cattivi pagatori, la cessione del quinto è una forma di prestito personale con una durata massima di 10 anni. Consente di ottenere somme anche elevate senza bisogno di ricorrere a garanzie ipotecarie né firme di garanti. Tuttavia, può capitare che nel corso dell’ammortamento si presenti la necessità di un rinnovo cessione del quinto.
Il rinnovo è la scelta consigliata ai titolari di cessione del quinto che hanno bisogno di una nuova iniezione di liquidità. L’operazione è consentita per legge e prevede l’estinzione del finanziamento in corso e la contestuale attivazione di una nuova cessione del quinto.
Il risultato è che il richiedente ottiene un’ulteriore erogazione di denaro e un piano di ammortamento rimodulato. Sì, perché chiaramente con l’attivazione di una nuova linea di credito è possibile sfruttare al massimo i 120 mesi che la normativa impone come durata limite dell’ammortamento.
Rinnovo cessione del quinto prima dei quattro anni: cosa dice la normativa
Sebbene le condizioni per il rifinanziamento debbano sempre essere specificate nel contratto di prestito, il riferimento normativo per il rinnovo cessione quinto è l’articolo 39 del DPR 180/50. Questo stabilisce la possibilità per dipendenti e pensionati di richiedere la rinegoziazione della cessione in corso solo a certe condizioni.
In particolare, il discriminante è temporale. Non è possibile rifinanziare il prestito prima di aver rimborsato le rate per almeno il 40% della durata dell’ammortamento. Vale a dire che il titolare di una cessione decennale può ottenere la rinegoziazione della cessione solo dopo i primi quattro anni di rimborso.
Va però fatta una distinzione tra prestiti con durata decennale e quelli con durata quinquennale.
- Se il prestito è decennale il rinnovo del quinto dello stipendio o della pensione è ammesso solo a condizione che siano trascorsi quattro anni dall’inizio del rimborso, ossia che siano state pagate almeno le prime 48 rate periodiche. Questa regola si applica a tutti i contratti di cessione del quinto dello stipendio o pensione con durata superiore a cinque anni, per i quali la rinegoziazione è possibile solo con il pagamento delle rate per almeno il 40% del periodo di rimborso.
- Quando invece il prestito ha durata pari a cinque anni, il rinnovo cessione del quinto è possibile prima del termine del 40% dell’ammortamento. Entrando nello specifico, il titolare può presentare la richiesta di rifinanziamento in qualsiasi momento del piano di rimborso. Ci sono però dei vincoli in merito alla nuova cessione sottoscritta.
Il rinnovo del quinto per un finanziamento di cinque anni è ammesso dalla normativa solo a condizione che la nuova cessione abbia durata decennale. Non solo, il nuovo prestito deve essere il primo richiesto dal lavoratore o pensionato con una durata di lungo termine.
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Trova un ConsulenteI vantaggi della cessione del quinto rinnovo
Il rinnovo cessione del quinto presenta diversi vantaggi e risulta utile per affrontare numerose situazioni, non solo legate alla necessità di nuova liquidità. Anche se la richiesta di un rifinanziamento è solitamente associata ad una nuova iniezione di denaro, non significa che questa sia l’unica buona ragione per ricorrere alla rinegoziazione del prestito.
Se ad esempio, dopo un iniziale periodo di rimborso, la rata non è più sostenibile (magari per ragioni che si sono verificate successivamente alla richiesta di prestito), il rinnovo è una scelta da considerare. Consente infatti di stabilire con la banca nuove condizioni per la durata del piano di ammortamento e la rata periodica, anche senza ricorrere ad una nuova erogazione di denaro.
Resta però necessaria l’estinzione del prestito in corso e l’attivazione di una nuova cessione. Quindi prima di avviare le pratiche è consigliabile valutare nel dettaglio i costi e gli altri aspetti dell’operazione con il supporto di un consulente del credito specializzato.
Oltre alla possibilità di stabilire con la banca condizioni più favorevoli per il rimborso del nuovo finanziamento, le ragioni per ricorrere al rinnovo cessione del quinto sono molte. Dalla rata detratta direttamente alla fonte alla sicurezza della polizza obbligatoria per legge, che tutela il beneficiario e i suoi familiari nelle ipotesi di premorienza o perdita del posto di lavoro. Due scenari che altrimenti potrebbero destabilizzare il nucleo familiare anche in termini economici.
Va poi considerato che l’estinzione del vecchio prestito imposta dalle procedure del rifinanziamento comporta il recupero di una parte del premio assicurativo versato. Il beneficiario della cessione del quinto viene infatti risarcito della quota di premio corrispondente al periodo per cui non ha usufruito della copertura. Sono computati anche gli interessi e le spese accessorie che sarebbero state ammortizzate nei mesi rimanenti del periodo di rimborso.
Richiesta di rinnovo quinto di stipendio: come presentarla e quando
La domanda di rinnovo cessione del quinto va inoltrata alla banca o società finanziaria seguendo le modalità indicate dalla stessa. A tal proposito si fa riferimento alle indicazioni presenti nel contratto e alle comunicazioni con l’istituto.
Solitamente è possibile inviare la richiesta tramite Pec, per posta con raccomandata con ricevuta di ritorno, oppure recandosi di persona presso la sede della banca o finanziaria. Fermo restando che l’istanza può essere inoltrata solo nei tempi stabiliti dalla normativa, che abbiamo analizzato nei paragrafi precedenti.
È importante però valutare con estrema attenzione pro e contro del rinnovo. Se da un lato è una scelta molto attraente, perché sfrutta tutti i vantaggi della cessione del quinto ed è accessibile anche a chi è segnalato come cattivo pagatore, non è detto che sia l’opzione giusta.
Ogni consumatore infatti ha esigenze specifiche e un profilo finanziario-economico unico, che andrebbe analizzato prima di presentare la richiesta. Ecco perché è sempre consigliabile ricorrere alle competenze di un consulente del credito, con cui confrontarsi su costi e benefici del rinnovo della cessione. Valutando anche i documenti forniti dalla banca per l’estinzione e le eventuali penali applicate. Solo con un’assistenza professionale e personalizzata è possibile giungere alla decisione migliore.