Rinegoziare mutuo Consap: come funziona e quando spetta
Il Fondo Prima Casa Consap non serve solo alla concessione di mutui per l’acquisto dell’abitazione con una garanzia statale. Fornisce supporto anche a quanti hanno già in corso finanziamento per cui la banca o società finanziaria creditrice di primo grado ha dato il via ad una procedura esecutiva. Situazioni in cui il beneficiario può ottenere una rinegoziazione mutuo Consap.
Questo genere di attività del Fondo è finalizzato a dare assistenza ai consumatori che si trovano in grave difficoltà economica. Tutti i contribuenti che si trovano a subire una procedura esecutiva possono infatti richiedere una rinegoziazione sfruttando i benefici del Fondo Prima Casa.
La normativa di riferimento è il decreto legge n. 124 del 26 ottobre 2019, convertito dalla Legge n. 157 del 19 dicembre 2019. Questo stabilisce che i soggetti titolari di un mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa che hanno subito un pignoramento dell’immobile da parte della banca erogatrice, possono richiedere la rinegoziazione del mutuo.
In alternativa, è possibile presentare domanda per un rifinanziamento ad un istituto di credito terzo, attraverso una surroga dell’ipoteca posta a garanzia del mutuo, per l’estinzione del finanziamento esistente. Sempre potendo contare sul supporto del Fondo Prima Casa e a condizione di rispettare le tempistiche indicate dallo stesso Consap Fondo.
Va comunque precisato che, a differenza di quanto accade per il mutuo casa Cosap (concesso anche con garanzia statale dell’80%), la rinegoziazione mutuo Consap è possibile solo con garanzia statale al 50% dell’importo rinegoziato. Lo stesso vale per chi sceglie la surroga mutuo Consap, per cui la garanzia al 50% è calcolata sulla base della quota capitale del finanziamento.
La richiesta di rinegoziazione o surroga con garanzia statale va trasmessa direttamente alla banca o società finanziaria erogante, che nel secondo caso è un nuovo ente di credito.
Chi può ottenere la rinegoziazione mutuo prima casa Consap
Ma chi può ottenere la rinegoziazione mutuo Consap? I requisiti da rispettare sono molti. Il soggetto che richiede la rinegoziazione o surroga mutuo avvalendosi della garanzia statale deve soddisfare le seguenti condizioni.
- Il debito complessivo calcolato nell’ambito della procedura esecutiva non deve essere superiore a 250.000 euro, ai sensi dell’art.2855 cc. E l’importo offerto per la richiesta di rinegoziazione o surroga deve corrispondere al minor valore tra debito (per capitale e interessi) e il 75% del prezzo base d’asta attribuito all’abitazione. Prezzo che viene stabilito dall’esperto di cui all’art. 569 del cpc.
- Il finanziamento rinegoziato, o il nuovo mutuo stipulato per via della surroga, deve avere una durata compresa tra 10 e 30 anni. La durata del mutuo sommata all’età del debitore non deve superare gli 80 anni.
- Il mutuatario deve risultare debitore esecutato nella procedura esecutiva che riguarda l’immobile adibito a residenza.
- Il mutuo deve essere un finanziamento ipotecario di primo grado e interessare l’unità immobiliare utilizzata come residenza principale del debitore già alla data di attivazione della procedura esecutiva.
- L’immobile deve risultare prima casa anche alla data dell’atto della sottoscrizione della richiesta di surroga o rinegoziazione mutuo Consap.
- Il titolare del mutuo deve già aver provveduto al rimborso del finanziamento in una misura non inferiore al 5% del capitale.
- L’immobile oggetto del mutuo non deve avere caratteristiche di lusso (con riferimento al decreto del Ministro per i lavori pubblici n. 1072 del 2 agosto 1969) e non deve rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9.
- Se non dal debitore principale, la richiesta può essere avanzata dal coniuge o dal convivente o dalla parte dell'unione civile. Possono presentare domanda anche parenti e affini entro il terzo grado.
Viste le numerose variabili, la scelta migliore per accorciare i tempi di richiesta è ricorrere al supporto di un consulente creditizio.