Ecco come richiedere anticipo TFS e TFR: l’iter per la domanda
Estremamente interessante per gli ex lavoratori pubblici e statali che desiderano ottenere la liquidazione senza attendere le lungaggini burocratiche della procedura ordinaria, l’anticipo TFS/TFR è una forma di prestito molto particolare e segue procedure a sé. Nello specifico, quando si tratta di come richiedere anticipo TFS il procedimento da seguire è diverso rispetto ai comuni finanziamenti.
La ragione di questa differenza è da ricercare nel meccanismo dell’anticipo TFS/TFR che prevede il riconoscimento del diritto alla liquidazione da parte dell’ente erogatore e la cessione dello stesso diritto in favore di una banca. Se la banca ha sottoscritto l’Accordo Quadro stipulato da ABI, Inps e i ministeri italiani di competenza, l’erogazione avviene secondo le condizioni stabilite dall’accordo.
Altrimenti, il meccanismo di richiesta segue le logiche tipiche per i prestiti personali e finalizzati. Fermo restando la necessità per l’ex dipendente pubblico o statale di produrre il prospetto di liquidazione in corso di validità. Documento che deve essere rilasciato dall’ente erogatore del TFR/TFS.
Procedura per la richiesta anticipo TFS dipendenti pubblici
Vediamo nel dettaglio come richiedere anticipo TFS e TFR, la procedura step by step. L’ex dipendente pubblico o statale che ha maturato il diritto alla pensione e desidera ottenere l’anticipo TFS/TFR deve richiedere anzitutto la certificazione del diritto all’anticipo. La domanda va presentata all’ente che eroga il trattamento, che a seconda del caso è l’Inps o l’amministrazione pubblica di riferimento.
Nel termine massimo di 90 giorni l’ente erogatore fornisce al richiedente la documentazione che attesta il diritto all’anticipo del TFS/TFR. In particolare, la certificazione contiene tutte le indicazioni relative a
- l’ammontare della liquidazione;
- le date previste per l’erogazione.
È compito dell’ente erogatore comunicare all’ex lavoratore pubblico o statale le eventuali operazioni di cessione della liquidazione con data precedente a quella della richiesta di anticipo TFS/TFR. Nonché l’indirizzo di posta elettronica certificata a cui trasmettere le comunicazioni inerenti alla richiesta anticipo TFS Inps.
Qualora il richiedente non risulti in possesso dei requisiti necessari ad accedere al prestito di anticipo TFS/TFR, l’ente erogatore non presenta la certificazione, ma rigetta la domanda.
Lo step successivo per la richiesta anticipo TFS/TFR consiste nella presentazione della certificazione alla banca scelta per l’erogazione. La documentazione deve essere trasmessa da parte dell’ex lavoratore, che ha la possibilità di rivolgersi all’istituto di credito che preferisce.
Naturalmente, se la richiesta viene presentata ad una banca che ha sottoscritto l’Accordo Quadro, l’iter prosegue nel rispetto di quanto stabilito dal regolamento, con l’erogazione di massimo 45.000 euro a un tasso di interesse agevolato.
Se invece si ricorre a banche che non operano in convenzione non è previsto alcun limite di importo, è quindi possibile farsi anticipare il 100% del TFS/TFR, ad un tasso di mercato. In questo caso, una volta ottenuta la certificazione per l’anticipo del TFS/TFR è possibile recarsi dalla banca di interesse e presentare richiesta di finanziamento.
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Trova un ConsulenteDomanda e modulo richiesta anticipo TFS in convenzione
Per il finanziamento in convenzione, una volta che l’ex lavoratore pubblico o statale ha ricevuto la certificazione del diritto di anticipo TFS/TFR è possibile passare allo step successivo dell’iter. A questo punto, chi intende procedere e richiedere anticipo del TFS può presentare la domanda alla banca selezionata, naturalmente tra quelle che hanno aderito all’Accordo Quadro.
L’istituto di credito dovrà quindi procedere alla valutazione della richiesta (corredata di tutta la documentazione indicata dall’Accordo e prevista dalla normativa per l’anticipo TFS/TFR). Quanto al modulo di domanda, sarà fornito dall’istituto prescelto con tutta la modulistica necessaria.
Con la ricezione della domanda, l’istituto di credito che ha aderito all’Accordo Quadro controlla i requisiti e la coerenza delle condizioni rispetto a quanto previsto dal regolamento. Se tutto corrisponde, accorda la richiesta di finanziamento e ne comunica l’accettazione all’ente erogatore di riferimento, dopo la firma dei contratti da parte del richiedente.
Dal canto suo, l’ente erogatore della liquidazione è tenuto ad attivare un processo di verifica dei dati comunicati dalla banca e ad inoltrare alla stessa la presa d’atto della conclusione del contratto di prestito per anticipo TFS.
Questo passaggio è cruciale nell’ambito di come richiedere anticipo TFS, perché senza la presa d’atto il contratto di finanziamento non è perfezionato. La comunicazione va inviata entro 30 giorni dalla ricezione della notizia di accettazione della domanda di prestito. Se l’ente erogatore non rispetta tale termine, il contratto è automaticamente risolto. A questo punto si dovrà procedere con una nuova istruttoria.
Ammettendo invece che l’iter si svolga nel pieno rispetto dei tempi tecnici, quando il contratto diventa efficace si ha l’erogazione dell’anticipo. L’accredito avviene, nell’arco di 15 giorni, direttamente sul conto corrente del beneficiario.
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Trova un ConsulenteRichiesta anticipo TFS Inps per una somma troppo elevata: ecco cosa succede
Nel caso in cui dalle verifiche condotte dall’ente erogatore risulti per il richiedente il diritto ad un anticipo TFS di importo inferiore a quello certificato in precedenza (e quindi considerato per il contratto di prestito), l’iter di richiesta si interrompe. In questo scenario infatti la domanda di finanziamento decade ed è necessario per il richiedente procedere nuovamente con l’istanza di anticipo TFS/TFR.
Va comunque specificato che queste situazioni sono piuttosto rare e si riscontrano solo quando in fase di verifica l’ente erogatore della liquidazione riscontra il sopraggiunto perfezionamento di pratiche pendenti alla certificazione del diritto di anticipo.
Come richiedere anticipo TFS con la massima semplicità? Ricorrendo all’assistenza di un operatore del credito OAM (iscritto e autorizzato ad operare), un professionista del settore in grado di supportare il richiedente in ogni fase dell’iter. Ma anche di aiutarlo nella valutazione della convenienza dell’operazione e semplificare il reperimento di tutti i documenti necessari per l’accesso al credito.