Domanda Anticipo TFS: guida alla presentazione della richiesta
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 21/04/2022
Tempo di lettura: 7 minuti
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Domanda Anticipo TFS: guida alla presentazione della richiesta

L’anticipo sul TFS/TFR è un’opzione che avvantaggia tutti i lavoratori pubblici e statali giunti al pensionamento, grazie alla quale accedono alla liquidazione evitando i lunghi tempi ordinari. Il finanziamento può essere erogato a tasso agevolato, dalle banche che hanno aderito all’Accordo Quadro sottoscritto da ABI e Inps, oppure da istituti di credito che non hanno sottoscritto la convenzione. Entrambe le opzioni hanno pro e contro, e presentano differenze anche per quanto riguarda la presentazione della domanda anticipo TFS.

In questo approfondimento vedremo quali sono le possibilità a disposizione del pensionato per la richiesta dell’anticipo TFS, cosa cambia a seconda che si intraprenda una procedura regolata dalla convenzione ABI anticipo TFS o un anticipo erogato da banche non convenzionate.

Passeremo quindi in rassegna le differenze sia in merito all’importo erogabile che per quanto costa l’anticipo del TFS. Ma anche come il tipo di operazione scelta (TFS anticipo dipendenti pubblici agevolato o a tasso ordinario) incida sulle procedure per la domanda anticipo TFS e i tempi di erogazione del capitale.

Sommario

Domanda TFS anticipo statali: quali sono le difficoltà?

Dal reperimento dei documenti da presentare alla scelta del tipo di anticipazione TFS, le difficoltà da affrontare per chi inoltra domanda anticipo TFS sono molte. Complice una normativa estremamente complessa, che prevede per il pensionato la possibilità di intraprendere due percorsi differenti, e piuttosto diversi tra loro in termini di costi e velocità di erogazione.

Prima di analizzare punto per punto le procedure e i singoli aspetti di cui il pensionato pubblico dovrebbe interessarsi è quindi consigliabile affrontare la questione con un consulente del credito.

Sì, perché oltre ad essere una figura di grande supporto per la gestione dell’iter di richiesta, un professionista del settore è in grado di aiutare il richiedente nella valutazione delle due opzioni. Ossia può mettere in chiaro, in maniera semplice e schematica, quali sono i pro e i contro del prestito agevolato secondo l’Accordo Quadro anticipo TFS e di quello a tasso di interesse ordinario. In questo modo scegliere sarà molto più semplice.

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Richiesta e caratteristiche della certificazione Inps anticipo TFR dipendenti pubblici

Nell’iter di presentazione della domanda anticipo TFS, solo la prima fase è comune per le banche convenzionate e non convenzionate. In entrambi i casi, infatti, per ottenere l’anticipo del Trattamento di Fine Servizio è essenziale presentare la certificazione del diritto di anticipazione.

La certificazione in questione deve essere richiesta all’ente erogatore della liquidazione, che solitamente è l’Inps. Tuttavia, ci sono situazioni in cui a fare da ente erogatore è l’amministrazione di riferimento per l’ex dipendente che richiede l’anticipo. 

Se l’ente erogatore è l’Inps, è possibile effettuare la richiesta di certificazione online utilizzando l’apposita procedura telematica per la quantificazione TFS Inps. Quando invece la domanda di certificazione va avanzata nei confronti dell’amministrazione datrice di lavoro, le regole per la richiesta sono stabilite da questa e, di conseguenza, possono variare. In ogni caso, la certificazione viene rilasciata entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta.

Attenzione però a che tipo di quantificazione TFR Inps si richiede. Sì, perché l’ente previdenziale fornisce due differenti tipologie di certificazioni per il diritto al TFS/TFR. La prima è quella relativa alla cessione TFS/TFR ordinaria, ossia non in convenzione, ed è prodotta ai sensi del DPR 180/1950. La seconda invece riguarda la cessione TFS/TFR agevolata, ai sensi del DL 4/2019.

Quindi, se si intende presentare domanda per un prestito di anticipo TFS/TFR a una banca convenzionata va richiesta la certificazione per la cessione agevolata, altrimenti serve la certificazione per la cessione ordinaria. Sbagliare la richiesta significa allungare i tempi di domanda e di lavorazione delle pratiche, perché i due modelli non sono equivalenti.

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Come richiedere l’anticipo TFS Inps con una banca convenzionata

Per ottenere un prestito di anticipo TFS/TFR da una banca che ha aderito all’Accordo Quadro per l’erogazione della liquidazione a tasso agevolato, è possibile ottenere solo fino a 45.000 euro. L’interesse è calcolato sulla base delle regole fissate dall’accordo, che stabilisce anche i vari step relativi all’iter per la domanda anticipo TFS.

Una volta che ha ottenuto la certificazione di quantificazione TFS Inps attestante il diritto all’anticipo del TFS/TFR, il richiedente deve presentare la domanda di inps anticipo TFR ad una delle banche che ha aderito all’Accordo Quadro. L’elenco completo è disponibile sul sito istituzionale del Dipartimento della Funzione Pubblica, lavoropubblico.gov.it.

La domanda anticipo TFS va compilata con l’apposito modulo di richiesta, scaricabile dallo stesso portale istituzionale. L’istanza di finanziamento per anticipo del Trattamento di Fine Servizio o Fine Rapporto va corredata di tutta la documentazione necessaria. Tra cui figurano:

  • La certificazione di quantificazione TFS Inps;
  • La proposta di contratto di anticipo TFS/TFR predisposta dall’istituto di credito in questione, secondo quanto stabilito dall’Accordo Quadro e dalla normativa in materia di anticipo della liquidazione per dipendenti pubblici e statali.

Questo secondo documento viene fornito dalla banca cui si intende richiedere il prestito. Riporta tutti i dati relativi all’importo finanziabile e ai costi di rimborso, che devono prevedere come spesa esclusiva il tasso di interesse agevolato. Fatta eccezione delle spese di estinzione anticipata. Per avere un quadro generale delle condizioni del finanziamento in convenzione, il lavoratore pubblico o statale che intende richiedere il prestito di anticipo può consultare il modello di proposta di contratto presente sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica.

Come procedere dopo la certificazione Inps quantificazione TFS

Una volta inoltrata correttamente la richiesta di TFS/ TFS anticipato in convenzione, al richiedente non resta che attendere l’accettazione della proposta da parte della banca. Nonché la trasmissione da parte dell’ente erogatore della presa d’atto positiva del contratto.

Se invece in fase di verifica l’ente erogatore rileva che la liquidazione effettivamente spettante al richiedente è inferiore a quella certificata in precedenza, non viene fornita la presa d’atto positiva. E in questo caso la proposta di contratto decade automaticamente. Quindi per ottenere il TFS/TFR è necessario presentare una nuova richiesta.

Quanto ai tempi di erogazione, se l’iter della domanda di anticipo della liquidazione va a buon fine, la somma finanziata è accreditata sul conto corrente del beneficiario nell’arco di 15 giorni. Scadenza che si considera dalla data in cui il contratto diviene efficace, ossia a partire da quando la banca riceve la presa d’atto positiva da parte dell’ente erogatore. 

Quando presentare la domanda di anticipo TFS dipendenti pubblici

La domanda anticipo TFS può essere inoltrata non appena il lavoratore pubblico o statale accede alla pensione e ottiene il Prospetto di liquidazione del TFS o la quantificazione dell’indennità. Il possesso di questo documento, anche se solo in forma digitale, è sufficiente per avviare la richiesta di anticipo TFS. Quanto detto vale sia per l’anticipo a tasso di interesse ordinario che per le procedure di richiesta portate avanti secondo l’accordo ABI anticipo TFS.

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Finanziamento Inps anticipo TFS dipendenti pubblici e statali senza convenzione

Ma come funziona la procedura di domanda anticipo TFS con le banche che non hanno aderito all’Accordo Quadro? L’anticipo erogato non in convenzione non impone il rispetto delle condizioni concordate tra ABI e Inps. Vale a dire che non ci sono limiti di importo ed è quindi possibile per il lavoratore ottenere anche più di 45.000 euro, potendo arrivare persino al 100% della liquidazione spettante.

Naturalmente, chi presenta una domanda anticipo TFS a banche non convenzionate va incontro anche a costi maggiori. Il tasso di interesse non è agevolato, ma in linea con le condizioni di mercato. Solitamente però non sono applicate spese di gestione e altre commissioni, tuttavia le condizioni sono a discrezione dell’ente di credito.

Entrando nel dettaglio del procedimento di richiesta, una volta ottenuta la certificazione di quantificazione TFS Inps, è necessario presentare il documento all’ente di credito presso cui si desidera attivare il finanziamento. L’istanza andrà poi corredata della documentazione anagrafica e reddituale richiesta, che può variare da banca a banca. 

Ma quale opzione è più conveniente? Una domanda che trova risposta solo dopo un’attenta analisi delle offerte e della situazione del richiedente. Pro e contro vanno valutati nel dettaglio, meglio se con il supporto di un operatore creditizio specializzato nelle operazioni di anticipo TFS/TFR e in grado di fornire un supporto professionale nell’intero iter di presentazione della domanda anticipo TFS.

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