Cessione del quinto Carabinieri: procedure, importi e tempi erogazione
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 23/05/2022
Tempo di lettura: 6 minuti
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Cessione del quinto Carabinieri: procedure, importi e tempi erogazione

Ormai da tempo presente nell’offerta della maggior parte di banche e finanziarie, la cessione del quinto Carabinieri è uno dei finanziamenti più apprezzati dagli appartenenti all’Arma. Merito sia del particolare meccanismo di rimborso, sia delle condizioni agevolate applicate.

A dispetto di quanto accade per molti altri dipendenti del settore pubblico e statale, i Carabinieri non sono strettamente legati alla piattaforma NoiPA. Questa è stata creata per una migliore gestione del personale delle Amministrazioni Pubbliche e dei Ministeri. Viene quindi utilizzata per il controllo di numerose informazioni inerenti i dipendenti pubblici e statali in attività di servizio presso gli enti aderenti, tra cui figurano sia il Ministero dell’Interno che quello della Difesa.

Attraverso registrazione e login, i dipendenti degli enti aderenti alla piattaforma possono accedere a informazioni e servizi relativi alla propria posizione professionale. Ad esempio, nel caso degli appartenenti all’Arma, quelli legati a NoiPA arretrati Carabinieri e NoiPA 80 euro cedolino marzo Carabinieri. La piattaforma non viene però utilizzata per la richiesta dei prestiti cessione del quinto convenzione Carabinieri. Finanziamenti concessi sulla base di un accordo specifico, stipulato direttamente dall’Arma con una serie di banche e società finanziarie.

La convenzione cessione del quinto per Carabinieri permette agli appartenenti all’Arma di ottenere somme molto elevate rispetto a quelle normalmente concesse con un prestito personale. I pochi documenti richiesti sono un’altra ragione per cui questi prestiti Carabinieri sono molto apprezzati. Ma a fare la differenza sono anche i tassi di interesse agevolati.

Prima di accettare nella convenzione una nuova banca o società finanziaria, infatti, gli enti statali verificano la conformità delle condizioni presentate dagli istituti di credito rispetto alle tabelle comparative Inps Inpdap. Se i tassi non sono ritenuti adeguatamente convenienti, la società di credito viene esclusa dalla convenzione.

Sommario

I vantaggi della cessione del quinto convenzione Carabinieri

Ma perché banche e società finanziarie sono tanto disposte a concedere condizioni di favore ai Carabinieri? La risposta si trova facilmente nel profilo del richiedente. Avere un contratto di lavoro con un ente statale rende il Carabiniere un cliente privilegiato agli occhi degli enti di credito. L’esposizione al rischio risulta quindi ridotta rispetto a qualsiasi domanda di finanziamento avanzata da un lavoratore del settore privato.

Sì, perché mentre un dipendente privato può perdere il lavoro a causa di difficoltà dell’azienda, lo Stato fornisce garanzie altissime in fatto di solidità e solvibilità. Accordare un prestito ad un dipendente statale significa, per una banca, avere quasi la certezza che il denaro sarà rimborsato. E il livello di sicurezza diventa ancora più alto quando si parla di cessione del quinto, che prevede la decurtazione della rata direttamente alla fonte.

Complessivamente quindi tutti i soggetti che prendono parte alla cessione del quinto Carabinieri trovano beneficio dalle condizioni legate a questa forma di prestito. Da un lato, la banca ha la sicurezza di ottenere le somme prestate, dall’altro il beneficiario ottiene importi anche più alti di quanto concesso con un comune prestito personale.

Inoltre, generalmente la cessione del quinto Carabinieri ha condizioni competitive nel confronto con il prestito personale tradizionale. Con TAEG che, nella maggior parte dei casi, sono sovrapponibili a quelli applicati al finanziamento personale, ma che nel caso della cessione includono anche le spese di assicurazione obbligatoria contro rischio impiego e rischio vita.

Ultima, ma non meno importante, la possibilità di ottenere il capitale anche per chi ha avuto problemi nel rimborso di un passato finanziamento. In altre parole, i segnalati come cattivi pagatori possono ottenere prodotti come la cessione del quinto BNL Carabinieri o i prestiti ad hoc di Avvera.

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Quanto si ottiene con la cessione del quinto Arma Carabinieri e come funziona il rimborso

La cessione del quinto Carabinieri segue le medesime regole generali fissate per la comune cessione del quinto dello stipendio. La rata mensile è detratta direttamente dalla busta paga ad opera dell’ente statale datore di lavoro.

L’importo della rata non può eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile. Il tasso di interesse è fisso e le rate hanno importo costante. La somma finanziabile viene definita in base alla capacità di rimborso del richiedente e alla durata del piano di ammortamento, che può arrivare fino a 10 anni.

In virtù della convenzione e delle solide garanzie associate ai prestiti per Carabinieri su cessione del quinto, banche e finanziarie concedono anche oltre 50.000 euro. Tuttavia, ci sono istituti di credito che applicano un limite più basso.

Quanto ai requisiti per l’accesso al credito, il prestito Carabinieri contro cessione del quinto dello stipendio si basa sulla presenza di un reddito fisso dimostrabile. La garanzia principale è rappresentata perciò dalla busta paga, associata ad un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Ai fini della concessione del capitale, la normativa stabilisce anche la stipula di una polizza obbligatoria contro rischio vita e rischio impiego. Copertura che viene concessa da una compagnia scelta dal richiedente e che deve necessariamente prevedere come beneficiario la banca erogatrice del capitale. In questo modo, anche a fronte di eventi imprevisti, l’ente di credito ha la garanzia del pagamento delle rate.

Quanto al rimborso, la convenzione con l’Arma impone a banche e finanziarie l’applicazione di condizioni di favore. Ci sono comunque delle differenze tra le proposte delle varie banche, che hanno una certa discrezionalità per le condizioni della cessione del quinto Arma dei Carabinieri. Una ragione in più per confrontarsi con un consulente del credito, nell’ottica di trovare la migliore cessione del quinto Carabinieri, prima di inoltrare la richiesta.

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Come funziona la richiesta e quali sono i tempi erogazione cessione del quinto Carabinieri

La procedura di richiesta della cessione del quinto per Carabinieri risulta complessivamente piuttosto semplice. La domanda va inoltrata alla banca convenzionata di interesse, presentando tutta la documentazione reddituale e anagrafica richiesta.

Sono quindi indispensabili:

  • le ultime tre buste paga;
  • il modello CUD,
  • un documento di riconoscimento in corso di validità.

Una volta presentata la richiesta e ricevuto il preventivo, il Carabiniere che richiede la cessione del quinto in convenzione deve presentare la documentazione fornita dall’ente di credito all’Arma. Sarà questa a verificare, tramite gli appositi uffici finanziari, la correttezza dei calcoli per dare il proprio benestare per la messa in quota.

Sì, perché la quota cedibile della cessione del quinto Carabinieri viene controllata dall’amministrazione, al fine di assicurare il rispetto delle disposizioni di legge, ma anche di tutelare ulteriormente il proprio dipendente. Banche e finanziarie sono infatti tenute al totale rispetto delle norme, e nessun operatore serio e affidabile effettua prestiti su cessione del quinto che non corrispondono esattamente a quanto stabilito dalla legge. Tuttavia, questo doppio controllo evita eventuali lungaggini e fastidi che potrebbero verificarsi in caso di un errore nel calcolo del preventivo. Ipotesi remota, ma comunque possibile.

Tornando alle procedure per la richiesta cessione del quinto stipendio Carabinieri, dopo l’approvazione del Comando di competenza, cliente e banca possono formalizzare il contratto di prestito. A questo punto, i tempi erogazione cessione del quinto Carabinieri sono piuttosto rapidi. Il capitale è versato direttamente sul conto corrente del beneficiario e generalmente tutto si conclude nell’arco di qualche settimana.

Ma cosa succede se l’Arma non dà l’approvazione? Se riscontra un errore nel calcolo, l’Arma chiede una revisione dei conteggi alla banca e l’iter riprende in un secondo momento. Ma se l’amministrazione ha dubbi sulla capacità di rimborso del dipendente, può mettere un veto alla concessione della cessione del quinto Carabinieri.

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