Prestito cessione del quinto dipendenti statali: condizioni e vantaggi
Apprezzata per il peculiare meccanismo di rimborso della rata, la cessione del quinto è una forma di prestito personale che consente l’accesso al credito, anche con importi relativamente alti, senza bisogno di garanzie ipotecarie o diritti di pegno. Con un piano di rimborso che può arrivare fino a 10 anni. Vantaggi a cui nelle proposte di cessione del quinto dipendenti statali si aggiungono le condizioni agevolate riservate da molte banche ai dipendenti delle amministrazioni e dei Ministeri.
I vantaggi della cessione del quinto dipendente statale
La cessione del quinto dipendenti statali segue le logiche tipiche di questa forma di finanziamento, a partire da tasso fisso e rata costante. Essendo decurtata direttamente dalla busta paga del beneficiario, la rata di ammortamento viene versata alla banca dall’ente che eroga lo stipendio, che opera come tramite tra debitore e istituto di credito.
Naturalmente quando parliamo di finanziamenti dipendenti statali facciamo riferimento a prestiti accessibili solo a chi è in attività. Sono quindi esclusi dai beneficiari i lavoratori statali in pensione, a cui sono riservati i prestiti per pensionati Inps.
Come già accennato, lo status di dipendente statale è solitamente garanzia di condizioni agevolate nell’accesso al credito. Merito sia delle convenzioni attive tra istituti bancari ed enti statali, sia del basso rischio di insolvenza che banche e società finanziarie associano a chi è assunto presso amministrazioni, Ministeri ed altri enti statali.
Senza contare che nella cessione del quinto dello stipendio dipendenti statali i costi per l’assicurazione obbligatoria sono ridotti rispetto ai prestiti per i dipendenti del settore privato. Questo accade perché il rischio di insolvenza e perdita del posto di lavoro è sempre più basso per chi opera in ambito statale.
C’è però un vantaggio che invece riguarda tutti i lavoratori, a prescindere dal settore di riferimento: la cessione del quinto è un diritto. Vale a dire che il datore di lavoro non può opporsi, né rifiutarsi di detrarre la rata dallo stipendio e versarla alla banca.
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Trova un ConsulenteAnzianità di servizio e cessione del quinto dello stipendio dipendenti statali
Anche i requisiti della cessione del quinto dipendenti statali sono agevolati se paragonati a quelli applicati ai dipendenti del settore privato. Questi ultimi sono sottoposti a delle valutazioni in merito alla stabilità dell’azienda presso cui lavorano. Mentre per un dipendente statale questa forma di disamina è di fatto assente.
Inoltre, i lavoratori privati hanno accesso al credito solo in presenza di un’anzianità minima, ma la logica adottata da banche e finanziarie cambia nel caso dei prestiti a dipendenti statali. Sebbene infatti sia necessario il superamento del periodo di prova (con durata variabile da 3 a 6 mesi), in linea di massima per chi lavora per lo Stato è sufficiente il contratto a tempo indeterminato.
Va tuttavia precisato che anche in questo caso ci sono delle eccezioni, riportate dall’articolo 7 del D.P.R. 5 gennaio 1950 n. 180. Si tratta di scenari particolari, e che fanno riferimento a situazioni non più attuali. Ad esempio la richiesta di accesso al credito da parte di ex combattenti della guerra italo-austriaca 1915-1918, o di lavoratori che hanno ottenuto il riconoscimento della qualifica di partigiano ai sensi del decreto legislativo luogotenenziale 21 agosto 1945, n. 518.
È in virtù della natura anacronistica della normativa espressa nel articolo 7 che la maggior parte delle amministrazioni considera come requisito per l’accesso alla cessione del quinto dipendenti statali il solo superamento del periodo di prova.
Tuttavia ci sono realtà che ancora oggi considerano l’art. 7. Qualora questo rappresenti un problema è comunque possibile ricorrere ad un prestito con delega di pagamento, una forma di finanziamento molto simile alla cessione del quinto, ma che non tiene conto di quello specifico articolo della normativa.
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Trova un ConsulenteQuali sono i requisiti per la cessione del quinto dipendenti pubblici statali
Ma chi può ottenere la cessione del quinto dipendenti statali? Rientrano nella platea dei beneficiari tutti i lavoratori in servizio presso le amministrazioni statali centrali e locali. La proposta si rivolge quindi ai dipendenti dei Ministeri (della salute, della giustizia, della difesa, dello sviluppo economico, eccetera), delle Forze Armate (Carabinieri, Polizia, esercito, Marina Militare, eccetera), degli enti statali di ricerca.
Ha accesso al credito anche a chi lavora presso la Presidenza del Consiglio, la Ragioneria Generale e ai Vigili del Fuoco. Nonché i dipendenti di istituti scolastici e università, incluso il personale ATA, chi lavora presso il Parlamento italiano e presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Rientrano inoltre nella platea dei beneficiari quanti sono assunti presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Dipartimento per i Rapporti con il Parlamento, il Dipartimento per le Riforme Istituzionali e altri enti correlati alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Oltre allo status di dipendente pubblico è richiesto un contratto di lavoro a tempo indeterminato. A differenza di quanto accade con altre categorie di lavoratori, è possibile attivare il finanziamento anche se prossimi alla pensione.
Se il pensionamento precede la data fissata per il termine dei pagamenti, la rata di ammortamento viene trasferita dallo stipendio alla pensione del beneficiario. La cessione del quinto dello stipendio si trasforma quindi in una cessione sulla pensione. Fermo restando il limite di 10 anni come durata massima per il rimborso.
I particolari meccanismi della cessione del quinto consentono l’accesso al credito anche a chi non vanta un profilo creditizio impeccabile. Possono richiederla infatti anche i soggetti segnalati nelle banche dati SIC come cattivi pagatori, pignorati o protestati. Allo stesso modo, la domanda può essere avanzata da chi ha già prestiti in corso.
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Trova un ConsulenteCome trovare la migliore cessione del quinto statali: i parametri per il confronto
Come ogni altro prestito personale, la cessione del quinto dipendenti statali viene offerta da molte banche e finanziarie. E trovare l’offerta più vantaggiosa può risultare più complicato di quanto si immagina. Chiaramente il modo più semplice per avere un quadro preciso e fare un veloce confronto tra preventivi è comparare il TAEG, ossia il tasso annuo effettivo globale. Questo tasso rappresenta il costo complessivo del finanziamento, espresso in percentuale e su base annua.
Infatti, a differenza di quanto accadeva in passato, oggi il TAEG dei prestiti dipendenti pubblici statali è calcolato tenendo conto dei costi legati alla copertura assicurativa obbligatoria su rischio impiego e rischio vita. Sebbene la normativa italiana consentirebbe agli istituti di credito una certa discrezionalità in materia.
Tuttavia per avere una panoramica chiara dei vantaggi e degli svantaggi di ogni offerta di prestito, non basta un semplice confronto del tasso globale. Ecco perché nella selezione della migliore cessione del quinto dipendenti statali è consigliabile confrontarsi con un consulente esperto. L’unico in grado di consigliare il lavoratore in maniera autorevole e valutare i pro e contro caso per caso.