Mutui, 1 famiglia su 4 teme di non rimborsare regolarmente le rate. I dati di Nomisma
In Italia una famiglia su quattro ha paura di non riuscire a pagare regolarmente le rate dei mutui nel 2024. È questo lo stato d’animo che serpeggia tra i molti consumatori che fino a pochi mesi fa erano fiduciosi sul futuro e oggi invece si trovano a guardare con sospetto al domani. Colpa anche di una situazione economica e sociale complessa, aggravata dal conflitto russo-ucraino e dal carovita.
A fare questo quadro puntuale, e non del tutto positivo, è Nomisma. La nota società specializzata in ricerche di mercato e consulenze ha recentemente condotto un’indagine in merito alla situazione debitoria delle famiglie italiane e al rischio di sovraindebitamento.
Dalla ricerca emerge che, nonostante i dati relativi all’occupazione siano al livello più alto mai toccato da giugno 2019, le famiglie si trovano in una situazione molto più complessa di allora. Sì, perché devono fare i conti con un costo della vita sempre più alto, destreggiandosi tra diminuzione del potere d’acquisto, aumento della maggior parte dei beni e servizi e innalzamento dei tassi di interesse. Una condizione che mette a dura prova soprattutto chi ha in corso un mutuo a tasso variabile.
Non c’è quindi da stupirsi che molte famiglie dichiarino di attingere ai risparmi per mantenere il tenore di vita a cui sono abituate. Inoltre, molte si trovano costrette a ridurre le spese superflue. In particolare, il 29% delle famiglie intervistate da Nomisma dichiara di aver ridotto in maniera significativa le spese per il tempo libero. Mentre il 27% ha tagliato le attività culturali e il 21% ha messo un freno alle spese per lo sport.
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Trova un ConsulenteIl 4% delle famiglie ha accumulato ritardi nelle rate mutui casa
A rendere lo scenario ancor più complicato è l’impennata dell’inflazione, inasprita dal caro energia. Una combinazione che ha fatto crescere il timore delle famiglie italiane, al punto che il 30% di queste ha paura di non riuscire ad arrivare alla fine del mese e di non essere in grado di creare nuovi risparmi.
La ricerca condotta da Nomisma chiarisce poi che il 65% delle famiglie italiane, nel 2022, ha provato una certa preoccupazione. Mentre il 53% degli intervistati dichiara di aver vissuto anche situazioni di ansia.
Come è facile intuire, la situazione complessiva del panorama economico italiano ha fatto crescere in maniera elevata le difficoltà che le famiglie italiane si trovano ad affrontare. Accrescendo inevitabilmente il rischio di insolvenza da parte dei debitori nei confronti delle banche. Con la conseguenza che una piccola percentuale di titolari di finanziamenti ha già accumulato ritardi, seppur lievi, nel rimborso delle rate mensili di prestiti e mutui bancari. Condizione in cui, stando ai dati Nomisma, si trova il 4% delle famiglie. Mentre il 13% delle famiglie è riuscito a pagare le rate periodiche seppur con difficoltà.
Poiché in caso di difficoltà economiche le famiglie italiane tendono a rivolgersi agli operatori finanziari in più del 35% dei casi, la figura del consulente del credito diventa ancor più importante nella società attuale. Da questa dipende, in parte, il mantenimento di un buono stato di salute patrimoniale della popolazione.
E poiché più del 20% degli italiani ritiene di potersi trovare in difficoltà con il pagamento delle rate di prestiti e mutui nel corso dei prossimi 12 mesi, la consulenza professionale diventa una scelta pressoché obbligata. Sì, perché se è vero che gli italiani hanno tradizionalmente comportamenti virtuosi in termini di risparmio, è altrettanto vero che per affrontare situazioni di particolare difficoltà serve il supporto di un professionista.