Come valutare la surroga del mutuo e a chi conviene in questo momento
Condizioni economiche migliori e il passaggio ad una nuova banca, spesso con la promessa di un trattamento migliore. È questa l’aspettativa di chi ricorre alla surroga del mutuo, una soluzione molto gettonata soprattutto in periodi di rialzi dei tassi come quelli che stiamo vivendo da mesi.
Tuttavia le aspettative non sempre trovano i riscontri attesi nella realtà. Meglio quindi non illudersi che passare ad una banca diversa sia una condizione sufficiente per ottenere un finanziamento ad un tasso più basso. Sì, perché nel momento in cui i parametri di indicizzazione dei finanziamenti subiscono un rialzo generale, le banche e società finanziarie non possono che adeguarsi a questa condizione. Ragione per cui difficilmente si ottengono tassi di interesse molto diversi passando da una all’altra.
Quanto detto non significa però che non sia possibile trovare condizioni migliori. Senza considerare che la convenienza della surroga dipende non solo dalla differenza dei tassi di interesse proposti, ma anche da tutte le altre condizioni. Una surroga del mutuo è infatti da considerare conveniente nel momento in cui il trasferimento alla nuova banca consente di ottenere un piano di ammortamento migliore, più sostenibile e adatto alle proprie necessità.
Cosa valutare prima di richiedere la surroga mutuo
Quando si valuta il mutuo surroga come opzione è importante tenere in considerazione i vari aspetti del piano di ammortamento. Sì, perché sebbene le possibilità di risparmiare sul tasso siano relativamente basse, la surrogazione del mutuo permette di risparmiare sullo spread e sugli altri costi applicati direttamente dalla banca.
La surroga può quindi essere considerata conveniente nel momento in cui si riduce l’incidenza delle spese periodiche di gestione e incasso rata. Ma anche se la combinazione di durata e importo della rata risulta migliore rispetto alla precedente. Ottenere condizioni di rimborso più sostenibili è infatti lo scopo ultimo delle operazioni di portabilità del mutuo che, non permettendo l’erogazione di nuova liquidità, si concentrano sulle condizioni per la restituzione del debito.
In questo senso quindi la surroga del mutuo è già una scelta valida quando si riesce ad ottenere una maggiore dilazione delle rate periodiche da rimborsare per restituire il debito contratto. Specie se la nuova banca prevede durate più estese rispetto all’istituto di partenza. Attenzione però perché questo genere di operazione ha senso solo se vi sono alcune condizioni.
In particolare, la surroga mutuo è una scelta davvero conveniente solo se il finanziamento è sottoscritto da relativamente poco tempo. Un mutuatario che ha rimborsato quasi completamente il proprio debito trova scarso giovamento nella variazione del tasso e/o della durata. Colpa del piano di ammortamento alla francese, adottato dalla maggior parte delle banche italiane.
Questo piano di ammortamento prevede il pagamento della maggior parte degli interessi nei primi anni di rimborso, a scapito della quota capitale. Di conseguenza, se la surroga avviene in prossimità della fine del mutuo, la convenienza è poca. Come verificare? Per farsi un’idea generale è sufficiente confrontare la rata attuale con quella proposta dalla nuova banca. Ma per una valutazione attendibile, serve un consulente del credito.