Previsioni tassi mutui, cosa aspettarsi nel medio termine
Dopo anni di tassi di interesse bassissimi, la corsa al rialzo è iniziata da 12 mesi e non sembra volersi arrestare. Complici anche le dichiarazioni della BCE, che si dice convinta a contrastare l’inflazione con il solo mezzo a sua disposizione, ovvero i tassi BCE. Ragione per cui in teoria i rialzi dovrebbero continuare per diversi mesi ancora, anche se con il rischio di mettere in grande difficoltà chi ha in corso un mutuo a tasso variabile. Ma anche di precludere l’accesso a nuovo credito a molti consumatori che non saranno in grado di sostenere costi tanto alti. Cosa aspettarsi allora per i prossimi mesi? Quali sono le previsioni tassi mutui?
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Trova un ConsulentePrevisione tassi mutui: l’andamento dell’inflazione e le dichiarazioni di Christine Lagarde
Se per il momento attendersi una discesa dei tassi di interesse è una prospettiva a dir poco ottimistica, è importante ricordare che la Presidente della BCE Christine Lagarde ha recentemente dato segni di apertura rispetto ad un ipotetico cambio di rotta.
In particolare, Lagarde ha chiarito che sebbene non sia intenzione della BCE cedere sulla questione dell’inflazione, che deve essere riportata al 2% nel medio termine, nelle stanze della Eurotower non c’è la certezza di aumentare ancora i tassi nei prossimi mesi. Anche se il periodo di rialzi non è certamente finito. La ragione? Semplice, a febbraio l’inflazione segnava ancora +9,9%.
Sembra però possibile che i tassi di interesse dei mutui si stabilizzeranno momentaneamente, con un possibile aumento verso la fine dell’anno di entità contenuta. È probabile infatti che nei prossimi mesi non vi siano rialzi, ma si assista ad un incremento dei tassi BCE nel quarto trimestre del 2023. La misura di questo rialzo non è ancora nota e, probabilmente, anche alla Banca Centrale ci sono ancora aspetti da definire in proposito.
Considerando che la politica di rialzo dei tassi di interesse portata avanti dalla BCE ha effettivamente sortito degli effetti sull’inflazione in Europa (che sta lentamente scendendo) è ragionevole pensare che il ritmo dei rialzi subirà un forte rallentamento. Con una stabilizzazione nel 2024.
Molti analisti infatti sono convinti che dal prossimo anno l’andamento tassi mutuo sarà più lineare. E le previsioni tassi mutui rappresentano, nella maggior parte dei casi, uno stop programmato da parte della BCE. È verosimile quindi che nella riunione di maggio 2023 la Banca Centrale decida di non rialzare i tassi fino alla fine dell’anno, quando interverrà con un incremento molto basso. Probabilmente dello 0,25%. È questa una delle tesi più gettonate attualmente dagli analisti di settore.