Report ABI mercato mutui di febbraio: tassi in crescita dello 0,20%
Il mercato mutui risente delle politiche adottate dalla BCE. Il rialzo dei tassi di interesse, combinato con l’inflazione in salita e il carovita, porta ad una maggiorazione degli interessi applicati ai finanziamenti sottoscritti nel secondo mese dell’anno.
Ma non solo: con le variazioni del mercato cambiano anche le scelte dei consumatori. Se con i tassi ai minimi storici il tasso variabile aveva riscosso un certo successo, rinnovato nella fase in cui la crescita dei tassi ha portato ad un picco del TAN fisso, ora ad andare per la maggiore sono i mutui a interesse costante. Vediamo nel dettaglio quali sono le novità evidenziate nell’ultimo report ABI sul mercato mutui.
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Trova un ConsulenteCome cambia il mercato dei mutui: le inversioni di tendenza su LTV e tassi di interesse
Nel mese di febbraio i tassi applicati ai mutui sono saliti dello 0,2%, arrivando ad un valore medio del 3,79%. Complice l’innalzamento dei tassi applicati ai finanziamenti a interesse variabile: il differenziale tra il valore Irs 10 anni e quello dell’Euribor a 3 mesi si è ridotto di 33 punti base.
Questo riassestamento delle condizioni di mercato ha portato anche ad una maggiore preferenza del tasso fisso da parte dei contribuenti italiani. Oggi lo sceglie il 62,8% di quelli che richiedono un mutuo. Mentre a gennaio era solo il 47,4% dei richiedenti a scegliere il tasso fisso.
Complici i numerosi rialzi dei tassi BCE, che non sembrano peraltro destinati a interrompersi. La Banca Centrale Europea ha fatto sapere proprio in queste settimane che i rialzi si arresteranno solo quando l’inflazione sarà tornata a livelli sostenibili. E per il momento il traguardo sembra ancora molto lontano.
Il rapporto mensile dell’ABI sul mercato mutui non si limita alla questione dei tassi interesse, ma evidenzia anche altre due inversioni di tendenza significative. Entrambe registrate sul finire dello scorso anno. La prima riguarda il loan to value dei mutui (ovvero il rapporto tra il valore del finanziamento e quello dell’immobile), che nell’ultimo trimestre del 2022 si è ridotto sensibilmente, arrivando al 77,3%. Negli altri trimestri dell’anno è stato rispettivamente il 78,4%, 78,9% e 79%.
La seconda interessante inversione di tendenza invece riguarda la quota di abitazioni acquistate con mutuo ipotecario. Sempre meno italiani ricorrono al finanziamento per acquistare casa, tanto che nell’ultimo trimestre dell’anno scorso si è registrata una riduzione del 22% rispetto al primo trimestre dell’anno. A gennaio 2022 i mutui per l’acquisto della casa erano infatti l’86,4% dei finanziamenti ipotecari totali richiesti.