Casa e mutuo green: gli interventi imposti dalla nuova normativa UE
È ufficiale l’approvazione della direttiva sulle prestazioni energetiche degli edifici che aggiorna l’attuale normativa europea, Energy Performance of Building Directive. L’obiettivo è raggiungere le emissioni zero entro il 2050, con un’inevitabile conseguenza su tutti i proprietari di casa, che si trovano costretti ad adeguarsi prima di poter vendere o affittare, e quando scelgono di ristrutturarla. Ecco quindi che la richiesta di un mutuo green diventa imprescindibile nel medio e lungo termine.
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Trova un ConsulenteIl mutuo prima casa green per adeguarsi alla nuova normativa UE
Come già accennato, l’obbligo di adeguarsi alla nuova normativa riguarda solo le situazioni in cui il proprietario di casa intenda ristrutturare, vendere o affittare l’immobile. Tuttavia l’entrata in vigore delle nuove regole non è poi tanto distante.
La nuova direttiva sulle case green prevede infatti che entro il 2030 gli edifici residenziali migliorino le proprie prestazioni energetiche di due classi. La classe energetica di base diventerà quindi la E, e non la G come attualmente accade.
Un successivo balzo in avanti delle prestazioni energetiche sarà imposto nel 2033, ma in questo caso saranno interessate solo le abitazioni meno efficienti, che dovranno raggiungere la classe D. mentre dal 2028 saranno le imprese edilizie a doversi uniformare al nuovo modello europeo, dato che tutte le nuove abitazioni dovranno essere ad emissioni zero.
In attesa di scoprire i dettagli operativi della nuova normativa, che prevede anche un’omologazione a livello comunitario delle classi energetiche (attualmente diverse nei vari paesi) i proprietari di casa si interrogano sulle opportunità offerte da un mutuo green. Anche alla luce dei costi preventivati dall’OICE, secondo cui per aumentare di 3 classi l’efficienza energetica di un appartamento servono almeno 40.000 euro.
Quindi da un lato un mutuo verde consente di affrontare tempestivamente gli interventi per l’incremento della classe energetica, arrivando pronti alla data in cui scatta l’obbligo di adeguamento. Dall’altro, attivare un mutuo in questo momento storico comporta il pagamento di tassi di interesse abbastanza alti.
Ecco quindi che la valutazione va fatta con cura, magari programmando la spesa con un certo anticipo, così da richiedere il finanziamento disponendo già di una parte della somma necessaria agli interventi. Anche l’assistenza di un consulente del credito è consigliata, perché permette di individuare le migliori offerte del mercato in relazione sia al tasso che alle effettive necessità del richiedente.