Allarme Codacons mutui a tasso variabile: costano 4.000 euro in più all’anno
I continui aumenti dei tassi di interesse da parte della BCE si ripercuotono sui consumatori che hanno in corso finanziamenti per l’acquisto della casa. A farne maggiormente le spese sono i titolari di mutui a tasso variabile, che oggi portano i debitori a dover sostenere rate molto più alte di quanto non fossero al momento della sottoscrizione del credito.
In particolare, i rialzi degli ultimi 18 mesi hanno determinato un incremento del tasso di interesse tale che le rate sono maggiorate di centinaia di euro al mese. Numeri alla mano, ci sono mutuatari che si vedono incrementare i costi annuali di oltre 3.000 euro per il mutuo tasso variabile.
Tasso fisso e tasso variabile oggi: come gli aumenti incidono sulle rate dei mutuatari
Secondo i dati elaborati da una recente indagine di Codacons, che ha effettuato alcune simulazioni sulla base delle tipologie di mutuo più richieste in Italia, i mutui a tasso variabile arrivano a costare anche 4.200 euro in più rispetto al 2021. Un incremento che i titolari dei finanziamenti si trovano a dover sostenere senza preavviso.
Le cose vanno meglio a chi sceglie un finanziamento a tasso fisso. Anche in questo caso, naturalmente, il rialzo dei tassi di interesse porta ad una maggiorazione dei costi in capo ai mutuatari. Ma a fare le spese delle politiche della BCE sono solo coloro che attivano un finanziamento oggi, poiché la caratteristica distintiva dei mutui a tasso fisso è la presenza di tasso e rata costanti nel tempo.
Ragione per cui oggi chi sottoscrive un finanziamento a tasso fisso, si trova a far fronte a spese maggiorate rispetto a quelle che sarebbero state applicate in tempi precedenti. Tuttavia, questa maggiorazione è nota fin dall’inizio del piano di ammortamento e consente al consumatore di fissare una rata sostenibile e costante nel tempo.
Mettendo in relazione anche in questo caso le condizioni dei mutui tasso fisso in vigore al 2021 e quelle attualmente applicate, il rialzo dei costi in questo caso va dai 1.250 euro fino ai 3.240 euro. Sempre secondo i dati elaborati e pubblicati da Codacons.
L’associazione per la difesa dei consumatori chiarisce infine che la situazione non sembra destinata a migliorare. Perché la BCE ha ribadito, anche nelle ultime settimane, la propria intenzione di mantenere alti i tassi di interesse ai fini di ridurre l’inflazione in Europa e al momento i risultati attesi sono ancora lontani.
Prima di richiedere un mutuo variabile quindi è consigliabile valutare la situazione con il supporto di un consulente del credito.