Novità sulle politiche distributive per mediatori e agenti creditizi
Banca d’Italia ha recentemente pubblicato gli Orientamenti di vigilanza sul credito revolving per richiamare l’attenzione degli intermediari finanziari verso le problematiche che tipicamente caratterizzano il settore del credito e invitare gli operatori a comportamenti virtuosi. Nell’occasione l’ente ha anche ricordato come il legislatore abbia posto alcuni limiti alle politiche adottate per le attività di distribuzione e concessione dei finanziamenti. Indicazioni a cui devono attenersi sia i mediatori che gli agenti creditizi, in recepimento alla Direttiva sul credito ai consumatori.
Banca d’Italia si esprime sulle politiche di distribuzione e gestione reti agenti e mediatori
Le limitazioni imposte dal legislatore italiano e ricordate nelle ultime settimane dalla Banca d’Italia riguardano in particolare le fasi di promozione e conclusione dei contratti di finanziamento. Attività che sono soggette a un regime di riserva d’attività in favore degli agenti creditizi e dei mediatori creditizi.
In particolare è prevista una deroga nel caso di promozione e conclusione di contratti di finanziamento per l’acquisto di propri beni e/o servizi.
Nel caso in cui i contratti finanziamento vengano promossi e conclusi attraverso canali distributivi indiretti su mandato degli intermediari, sono gli intermediari stessi a dover disporre di adeguati meccanismi di verifica. Le verifiche in questione devono prendere in esame i vari parametri di qualità della rete di vendita, anche se esterna all’organizzazione aziendale.
La Banca d’Italia precisa poi che le reti di vendita esterne devono essere adeguatamente presidiate da parte degli intermediari. Questo al fine di garantire ai clienti che gli operatori mantengano condotte conformi alle normative e ai criteri di qualità disposti dalla normativa oltre che agli standard fissati dall’ente di riferimento. A beneficio sia della trasparenza che dei rapporti con i clienti.
L’agente mediatore creditizio in attività finanziaria che ha il mandato per collocamento di prodotti di credito rotativo è poi tenuto a prestare maggiore cautela. Perché sono stati introdotti nuovi accorgimenti in relazione a questa specifica categoria di prodotti. Si tratta di procedure che hanno lo scopo di mitigare il rischio associato a questo tipo di finanziamento, che può rivelarsi molto insidioso per la clientela.
La Banca d’Italia si sofferma infine sulle politiche e prassi di remunerazione adottate dalle reti di vendita. Mettendo in luce come siano state riscontrate carenze nei sistemi di retribuzione e incentivazione delle reti da parte degli operatori del mercato italiano.