Direttiva credito al consumo: ecco cosa cambierà per consumatori e operatori del credito
Annunciato l’aggiornamento della Direttiva credito al consumo da parte della Commissione Europea, che ha dato finalmente l’approvazione per la revisione presentata il 30 giugno 2021 dalla Commissione del Parlamento Europeo.
Le modifiche alla regolamentazione riguardano principalmente la tutela dei consumatori dall’eccessivo indebitamento, anche con pratiche responsabili da parte degli operatori del credito. Novità che contribuiscono alla creazione di un paradigma creditizio più attento alle necessità dell’utente, nonché al passo con i tempi grazie all’introduzione di nuovi strumenti di controllo. Ma quali sono i punti salienti della nuova normativa sul credito al consumo? Vediamolo insieme.
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Trova un ConsulenteCredito al consumo: ecco cosa succede con l’aggiornamento della normativa
La prima novità in fatto di credito al consumo normativa riguarda il metodo di valutazione del richiedente. Per essere più precisi, con l’aggiornamento Direttiva europea credito al consumo cambierà il modo in cui si valuta il merito creditizio del consumatore. In modo che banche e società finanziarie adottino parametri più precisi e attuali, tenendo conto di come sia cambiato il comportamento dei consumatori negli ultimi anni, che sempre più acquistano online anche con pagamento rateale.
Del resto l’obiettivo primario della Direttiva sul credito al consumo è rafforzare e aggiornare i sistemi per la protezione del consumatore a livello internazionale. Così che in tutti i Paesi europei siano adottate e promosse pratiche responsabili e trasparenti, atte a fornire il massimo livello di protezione a tutti gli attori coinvolti. Non si tratta quindi di una modifica orientata al solo benessere del consumatore finale, ma dell’intero sistema del credito.
Entrando nel merito, la nuova normativa stabilisce che le informazioni sulle offerte di credito dovranno essere presentate in maniera chiara, facilmente comprensibile e adeguata al canale utilizzato. Ossia, in maniera coerente e puntuale anche quando si parla di promozioni presentate tramite canali digitali.
Per una maggiore tutela del consumatore è prevista una forma di educazione finanziaria da parte degli operatori del credito, che devono impegnarsi a rendere edotto il cliente e assicurarsi che comprenda cosa sottoscrive. Oltre, ovviamente, a valutare di volta in volta la sua effettiva capacità di rimborso.
La Direttiva prevede inoltre le seguenti variazioni:
- modifica della valutazione del merito creditizio, eliminando la possibilità di concedere finanziamenti in circostanze eccezionali.
- Introduzione di un diritto di recesso per un periodo di 1 anno e 2 settimane se le informazioni contrattuali sono state presentate al consumatore in maniera inadeguata.
- Obbligo per gli enti di credito di proteggere il consumatore da tassi e costi eccessivi.