prestiti e finanziamenti
Pubblicato il: 17 marzo, 2023
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Erogazione prestiti e finanziamenti: i trend in Italia per banche e consumatori

Cambiano le condizioni di prestiti e finanziamenti, influenzate dalle variazioni dei tassi di interesse apportate dalla BCE, ma anche dalle nuove esigenze dei consumatori, alle prese con gli strascichi del periodo pandemico e chiamati a fronteggiare il caro bollette. Per questo le richieste di finanziamenti stanno vivendo nuove tendenze, dove a cambiare sono sia le politiche adottate dalle banche sia la predisposizione all’indebitamento dei clienti. Vediamo di cosa si tratta.

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I richiedenti preferiscono i prestiti con importo basso

Le domande di prestito hanno vissuto un rialzo nella prima metà dell’anno e sembrano destinate a contrarsi nel corso dei prossimi mesi. Ma quello che emerge fin da ora è una variata necessità nei consumatori, che sempre più spesso ricorrono a prestiti liquidità, per ottenere credito da usare liberamente.

In particolare, quasi il 30% dei finanziamenti accordati nella prima parte dell’anno ha finalità di liquidità. Mentre la seconda finalità più gettonata è l’acquisto auto usata, segno evidente che sempre più italiani scelgono di non sottoscrivere linee di credito troppo impegnative per acquistare un veicolo nuovo. Inoltre, le richieste di prestiti e finanziamenti per auto usata sono ridotte rispetto all’anno passato, con una contrazione di circa 2 punti percentuali.

Mentre per il momento sono ancora molto apprezzati i prestiti con finalità di ristrutturazione, che si attestano al terzo posto tra le finalità di prestito personale e finalizzato. La ragione di tanto successo è da ricercare senza dubbio nelle agevolazioni fiscali attualmente in corso, ma anche nella maggiore semplicità nell’accesso al credito rispetto a quanto accade con il mutuo ristrutturazione.

Sebbene globalmente siano una quota ridotta delle erogazioni, nel secondo trimestre dell’anno è stato importante l’impatto dei prestiti per vacanze e viaggi. Sono molti infatti gli italiani che, dopo anni di pandemia e difficoltà varie, non hanno voluto rinunciare ad una meritata vacanza.

Generalmente questa particolare tipologia di offerta prestiti riguarda piani di ammortamento ridotti, che non arrivano neppure a 36 mesi. Complice anche il coinvolgimento di importi molto bassi, al di sotto di 5.000 euro nella maggioranza dei casi.

Ma il ricorso a durate brevi è ormai una costante per molte altre finalità di credito. Sempre più spesso gli italiani scelgono prestiti e finanziamenti che si concludono in pochi anni. Oltre il 30% delle richieste non supera i 3 anni.

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Maggiori garanzie e prestiti online: i trend di banche e finanziarie

Quanto alle banche, le tendenze del settore sono da un lato conservative, dall’altro sempre più improntate alla digitalizzazione. Sì, perché si conferma la propensione degli enti di credito a finanziare solo i soggetti titolari di posizioni lavorative molto stabili. Che sia lavoratore dipendente o autonomo, al cliente sono richieste solide garanzie reddituali, ricorrendo quando necessario ad un garante.

Del resto, prestare denaro rappresenta un rischio per la banca, che in caso di insolvenza subisce una perdita. Ed è da questo pericolo che l’ente di credito si tutela con l’applicazione di tassi di interesse maggiori per figure economicamente poco stabili.

Generalmente per i lavoratori assunti da pochi mesi si rende necessaria la firma di un garante, anche se il richiedente dispone di un contratto di lavoro a tempo indeterminato. L’assenza di un rapporto prolungato con il datore di lavoro infatti non dà possibilità alla banca di rifarsi sull’eventuale TFR accantonato, perché l’entità del TFR è direttamente proporzionale alla durata del rapporto di lavoro. In altre parole, anche se il contratto è a tempo indeterminato, il TFR è troppo basso per costituire una garanzia utile.

La necessità per banche e finanziarie prestiti di tutelarsi dal rischio di insolvenza diventa ancor più decisiva quando le condizioni sociali si fanno particolarmente difficili. Con l’aumento dell’inflazione e il rialzo dei tassi di interesse, infatti, i beneficiari di prestiti e finanziamenti sono maggiormente sottoposti alla pressione economica. E di conseguenza il rischio che non riescano a far fronte al pagamento delle rate è più verosimile che mai. È per questa ragione che gli enti creditizi preferiscono la cessione quinto al tradizionale prestito personale.

Quanto alle procedure, un numero crescente di enti di credito abbraccia le operazioni telematiche per l’inoltro domanda e l’iter prestiti online. Sfruttando le potenzialità del digitale per avviare e gestire pratiche a distanza.

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