Finanziamento Inps per anticipo TFS TFR: come funziona il pagamento degli interessi
È di poche settimane fa la notizia che l’Inps offre ai lavoratori pubblici che accedono alla pensione la possibilità di ottenere in anticipo le somme maturate a titolo di TFS o TFR con un apposito finanziamento Inps. Evitando quindi di aspettare i tempi tecnici per l’erogazione, che portano ad anni di attesa, e offrendo un’alternativa all’anticipo TFS. Quest’ultimo è una forma di prestito bancario senza rimborso che consente di ottenere l’intera indennità o una quota di essa (massimo 45.000 euro) a tasso ordinario nel primo caso, a tasso agevolato nel secondo.
E se ancora non è chiaro quale sarà la convenienza del nuovo prestito Inps, le procedure vengono progressivamente spiegate dall’ente previdenziale. In questo approfondimento vediamo il meccanismo che viene applicato, da febbraio 2023, per il pagamento degli interessi a carico dei pensionati che sceglieranno questa opzione.
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Trova un ConsulentePrestiti Inps dipendenti pubblici per anticipo TFS TFR: ecco come si paga l’interesse applicato
Essendo un prestito a tutti gli effetti, il nuovo finanziamento Inps prevede una quota di interessi che viene caricata sul cliente. Ruolo che in questo caso è ricoperto dal pensionato che sceglie di farsi liquidare il trattamento maturato con tempi più veloci rispetto a quelli di rito.
Al suddetto pensionato viene applicato un tasso di interesse dell’1%. A cui si aggiungono le spese di gestione del prestito stesso. Complessivamente quindi il consumatore si vede decurtare l’1,50% del trattamento maturato e riconosciuto dall’ente previdenziale.
Come viene pagata questa somma? Il prestito Inps per l’anticipo del TFS TFR ricalca le logiche dell’anticipo TFS concesso da banche e società finanziarie. Vale a dire che non prevede un piano di ammortamento per il beneficiario, ma una decurtazione alla fonte. L’indennità è perciò erogata direttamente al netto di tali costi. Fermo restando che le pratiche saranno gestite fino ad esaurimento fondi. Non vi è quindi certezza per il pensionato di rientrare in questa misura.