Sovraindebitamento in Italia: le dimensioni del problema e come evitarlo
Il sovraindebitamento rischia di diventare un fenomeno serio in Italia. A dirlo sono i numeri. Stando ai dati resi noti dalla Camera Arbitrale di Milano, negli ultimi sei anni sono state 988 le richieste di aiuto presentate da piccole imprese ed ex imprenditori. Tutti soggetti che si trovavano in condizioni di grande difficoltà per via di una situazione debitoria al di sopra delle loro capacità di rimborso.
Lo squilibrio tra entrate e uscite rilevato da tutti questi soggetti li rendeva (alla data della presentazione delle procedure di sovraindebitamento) incapaci di affrontare i debiti contratti. Una condizione spiacevole e che rischia di portare a conseguenze gravi sia in ambito familiare che imprenditoriale.
E se fino a pochi anni fa la condizione di crisi da sovraindebitamento riguardava poco più di 100 persone all’anno, oggi il mercato sta portando i contribuenti verso uno scenario differente. A partire dal 2017 infatti è stato registrato un incremento notevole delle domande presentate alla Camera Arbitrale di Milano. Un aumento costante che ha raggiunto il culmine nel 2021, quando si è arrivati ad un + 57% annuale.
Sebbene quelli forniti dalla Camera Arbitrale meneghina siano dati parziali, perché interessano un’area geografica limitata, forniscono un quadro di grande rilievo, dato che Milano è uno dei centri economici più importanti d’Italia. E nei primi 8 mesi del 2022, ben il 24% delle richieste di aiuto presentate alla Camera proviene proprio da contribuenti e aziende del Capoluogo di Regione.
Milano rappresenta, sempre secondo i suddetti dati, l’area lombarda maggiormente interessata dal sovraindebitamento. Seguono i territori di Monza e Brianza (20% del totale) e Pavia (13%). Quanto al profilo dei soggetti che presentano le domande di sovraindebitamento procedura d’aiuto, per il 67% sono consumatori privati, mentre nel restante 32% dei casi le richieste sono presentate da imprese ed imprenditori.
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Trova un ConsulenteGestione dei debiti: la crisi da sovraindebitamento e come prevenirla
La crescita delle richieste di aiuto da parte di ex imprenditori e aziende che si trovano a dover gestire il sovraindebitamento è piuttosto allarmante. Anche perché i dati che abbiamo visto nelle righe precedenti vengono da una delle zone dove l’economia è più florida. La situazione lombarda ci dà quindi una dimensione del problema a livello nazionale, ma come arginarlo? E come si classifica una crisi sovraindebitamento?
La crisi da sovraindebitamento è un esercizio giuridico a cui possono ricorrere le società e le persone che devono affrontare un costante disequilibrio tra patrimonio e impegni finanziari. Nel momento in cui è evidente che tali impegni non possono essere gestiti con le risorse che costituiscono il patrimonio, è possibile intraprendere la procedura per la composizione della crisi attraverso una ristrutturazione del debito che deve passare il vaglio di un tribunale.
Quanto detto è previsto dalla legge, che dal 2012 istituisce l’esercizio giuridico relativamente ai soggetti che non rientrano tra quelli contemplati dalla legge fallimentare. Si tratta infatti di due normative distinte.
Le figure che possono ricorrere alla procedura della crisi da sovraindebitamento sono piccole imprese e soggetti privati. L’intero impianto normativo di riferimento è stato pensato, del resto, per una dimensione familiare. E proprio per questa ragione si rivolge a realtà imprenditoriali di piccole dimensioni e autonomi.
Chiaramente esiste un modo per evitare di trovarsi in una situazione di sovraindebitamento: ricorrere al supporto di un consulente creditizio. Figura che va interpellata prima di sottoscrivere finanziamenti e mutui a prescindere che siano legati ad esigenze private o professionali.
Il valore del consulente sta nella sua profonda conoscenza delle dinamiche del mercato del credito e della contrattualistica. È quindi il professionista in grado di valutare ogni finanziamento sia per convenienza che per adeguatezza alle capacità di rimborso e aspettative del cliente.