Come funziona la tassazione TFS anticipato e quali sono le agevolazioni
Sono molti i vantaggi legati all’anticipazione del TFS, uno di questi riguarda indiscutibilmente la tassazione TFS anticipato applicata. Si tratta infatti di un trattamento agevolato, e che varia in funzione dell’indennità spettante. Il TFS infatti è composto da diversi trattamenti.
L’importo lordo dell’indennità di buonuscita viene abbattuto grazie ad una aliquota definita in base al rapporto tra l’aliquota applicata a fini contributivi al dipendente e la contribuzione complessiva. Un calcolo complesso che ha come risultato 26,04%. Solo una volta sottratta questa quota all’indennità si applica la tassazione TFS anticipato.
I dipendenti pubblici che accedono alla pensione con diritto al premio di servizio beneficiano di un’ulteriore tassazione agevolata. Per questa indennità è infatti previsto un abbattimento del 40,98%, ottenuto nella stessa maniera in cui si calcola la percentuale di abbattimento dell’indennità di buonuscita.
In questo modo si ottiene la base imponibile del premio di servizio. Questa è ulteriormente ridotta grazie alla sottrazione di una somma pari a 309,87 euro per ciascun anno di servizio utile alla maturazione del premio. In questo modo
Quanto invece ai percettori di indennità di anzianità, la tassazione in questo caso segue una logica diversa, sebbene goda comunque di una forma di agevolazione. Chi ottiene questa indennità si vede ridurre la base imponibile di 309,87 euro per ogni anno di servizio. Ma non ottiene l’abbattimento della quota imponibile.
Quello che si staglia di fronte al pensionato interessato all’anticipo del TFS è quindi un panorama complesso e difficile da interpretare. Ecco perché prima di avanzare qualsiasi richiesta è consigliabile consultare un professionista specializzato. Solo un consulente del credito con una profonda conoscenza dell’anticipazione TFS/TFR è in grado di fugare ogni dubbio sul calcolo tassazione TFS e trovare l’offerta di prestito per anticipo più conveniente.
Ulteriori regole sulla tassazione TFS dipendenti pubblici
Stando a quanto stabilito da recenti disposizioni in merito alle tasse sulla liquidazione TFS, l’aliquota applicata per il calcolo delle imposte, viene ridotta in favore di chi richiede l’anticipo dell’indennità. Come? Con un calcolo percentuale, che tiene conto di ogni anno di differimento nell’erogazione del Trattamento rispetto alla data di accesso alla pensione.
Questa detassazione è applicata nella misura dell’1,5% per ogni anno di differimento. Ed è prevista fino ad un massimo del 7,5%, spettante a chi ha dovuto attendere almeno cinque anni per ottenere la liquidazione.
In altri termini, chi deve aspettare un anno dalla pensione per ottenere il TFS ha una detrazione dell’1,5%, chi aspetta due anni ha una detassazione del 3%, per un’attesa di tre anni si applica una riduzione del 4,5%, e così via. Poiché la misura massima della detassazione è fissata al 7,5%, questa si applica anche a chi attende oltre i cinque anni.
Questa forma di agevolazione fiscale si applica solo sull’imponibile del TFS ma con un importo massimo di 50.000 euro. Per i trattamenti che eccedono questa soglia, la detassazione si applica comunque solo per la suddetta quota.
Ma come la tassazione TFS incide nel computo dell’indennità disponibile per l’anticipo? A prescindere che si scelga il tasso ordinario o il tasso agevolato, per il finanziamento di anticipo l’importo è calcolato considerando il Trattamento al netto delle imposte. Quella che viene erogata però è l’indennità al netto degli interessi dovuti alla banca, ossia del costo effettivo del finanziamento.
Possiamo dire quindi che la tassazione TFS non ha un impatto sull’anticipo dell’indennità, dato che il calcolo della somma finanziabile, da banche convenzionate e non, è basato sull’importo già detassato. Non c’è quindi per il pensionato il rischio di trovarsi brutte sorprese al momento dell’accredito. La somma erogata a titolo di anticipo è al netto di tasse e interessi.