Tabelle prestiti ex Inpdap: cosa sono e a quali finanziamenti fanno riferimento
I finanziamenti a tasso di interesse agevolato concessi direttamente dall’Inps a dipendenti e pensionati pubblici sono assoggettati all’applicazione di condizioni diverse da quelle di mercato. Condizioni che sono parzialmente riassunte nelle tabelle prestiti ex Inpdap.
Di cosa stiamo parlando? Le tabelle piccolo prestito ex Inpdap e le tabelle prestiti pluriennali Inps ex Inpdap sono prospetti che raccolgono i tassi e i valori percentuali previsti per i finanziamenti agevolati ex Inpdap.
Facili da consultare, sono presenti sul sito Inps e visibili senza bisogno di effettuare il login. Con specifica indicazione della durata del finanziamento cui si riferiscono, le tabelle riportano le aliquote del fondo rischi Inps, suddivise per età anagrafica del richiedente.
Perché come ogni altro prestito, infatti, i finanziamenti agevolati Inps prevedono condizioni più onerose quando il rischio di premorienza è maggiore. Si distinguono invece per le somme erogate, tendenzialmente ridotte, e per le limitate possibilità in termini di durata. Il regolamento Inps stabilisce che i piccoli prestiti possano avere un piano di ammortamento di 12, 24, 36 o 48 mesi. Mentre per i prestiti pluriennali le uniche due pezzature previste sono 5 e 10 anni.
Perché consultare prestiti ex Inpdap tabelle prima di presentare domanda
Come già accennato, le tabelle prestiti ex Inpdap, raccolte nel cosiddetto Prontuario Inps ex Inpdap, contengono informazioni precise sull’incidenza del Fondo Rischi sui finanziamenti diretti e garantiti. Gli oneri legati al fondo, del resto, sono previsti non solo per i prestiti erogati direttamente dall’ente previdenziale, ma anche per quelli concessi dalle banche con la garanzia Inps.
Grazie alle tabelle, quindi, bastano pochi semplici conti matematici per farsi un’idea di quale sarà il tasso complessivo applicato. A condizione chiaramente di avere ben chiare le condizioni previste per il tipo di prestito desiderato.
A tal proposito per i prestiti diretti, ossia concessi dall’Inps attraverso il proprio fondo di credito, il TAN è del 4,25% nel caso dei piccoli prestiti. Si riduce al 3,5% per i prestiti pluriennali diretti. Diversa la questione per i prestiti pluriennali garantiti, che sono erogati da banche o finanziarie convenzionate con l’Inps e usufruiscono della garanzia dell’Istituto di previdenza. In quest’ipotesi è impossibile stimare con una buona approssimazione il costo totale del prestito.
Sì, perché oltre agli interessi e alle spese accessorie applicate dall’ente erogatore, il beneficiario deve sostenere i costi amministrativi Inps e l’aliquota per il Fondo Rischi Inps. Come accade per gli altri finanziamenti agevolati, quest’ultimo valore varia in funzione dell’età del richiedente e della durata dell’ammortamento.
I numerosi costi associati ai prestiti pluriennali garantiti Inps (e desumibili solo in parte dalle tabelle prestiti ex Inpdap) sono una delle ragioni per cui la maggior parte dei consumatori li evita. Sono preferiti solitamente i finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio erogati da istituti di credito convenzionati, senza beneficiare della garanzia dell’ente.
Si tratta perciò di comuni linee di credito, non legate alle spese prestiti Inps ex Inpdap tabelle. Trovare il prodotto migliore non è comunque banale ed è sempre consigliata la consulenza di un esperto.