Assicurazione prestito personale: come funziona e quando è obbligatoria
Pensata per chi desidera tutelare sé stesso e i propri cari in relazione al debito contratto, l’assicurazione prestito è la polizza che può essere attivata contestualmente alla sottoscrizione del finanziamento. Disponibile sia per i prestiti personali che per quelli finalizzati.
Il mercato del credito offre una vasta gamma di coperture per i prestiti, con assicurazioni che intervengono nei molteplici scenari in cui il richiedente potrebbe non essere in grado di pagare le rate. E se in alcuni casi l’assicurazione è obbligatoria, per la maggior parte dei finanziamenti è facoltativa. Ma vediamo nel dettaglio cosa stabilisce la normativa.
Cosa sapere sull’assicurazione finanziamento obbligatoria per cessione del quinto
La legge italiana prevede come obbligatoria la copertura assicurativa solo quando si parla di cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Per questa particolare tipologia di finanziamento è necessaria una assicurazione prestito in caso di morte e una copertura contro il rischio impiego per i lavoratori dipendenti. Mentre quando a sottoscrivere il debito è un pensionato, la copertura obbligatoria deve coprire solo il rischio vita, non essendo presente il rischio di perdere il posto di lavoro.
Come è facile intuire, la copertura obbligatoria contro il rischio vita interviene nel caso in cui il beneficiario del prestito venga a mancare. L’assicurazione contro il rischio impiego invece si attiva quando lo stipendio (che rappresenta la garanzia fondamentale per la concessione del finanziamento) si riduce o si interrompe.
Ciò accade per la cessione del quinto anche in virtù dell’assenza di garanzie ipotecarie e fideiussioni. Questo genere di finanziamento infatti è basato esclusivamente sulla presenza di un reddito fisso dimostrabile. Da cui l’ente previdenziale, o il datore di lavoro, detrae direttamente la rata mensile per versarla alla banca o società finanziaria erogatrice.
Il costo da sostenere per la copertura varia in funzione del profilo del cliente e non sempre l’incombenza grava sul beneficiario del prestito. Sempre più banche infatti provvedono direttamente all’attivazione della polizza sostenendo il costo dell’assicurazione prestito e applicando un tasso leggermente più alto al finanziamento. Una scelta molto apprezzata dai clienti, che si trovano così a non dover confrontare le varie offerte di polizza presentate dalle diverse compagnie assicurative.
In ogni caso, questa non è una regola fissa. Può succedere quindi che spetti al cliente selezionare la compagnia presso cui assicurarsi e sottoscrivere il contratto autonomamente. La banca presenta comunque una o due proposte di polizza fornite da realtà convenzionate, ma il consumatore non è obbligato a rivolgersi a quelle.
Assicurazione su prestito personale: come funziona e perché
Come funziona l’assicurazione sui prestiti personali? Le cose cambiano quando si parla di prestiti personali e finalizzati sottoscritti senza ricorrere alla cessione del quinto. In questi casi la polizza non è obbligatoria per legge, sebbene la banca possa imporla come condizione imprescindibile per la concessione del finanziamento.
Si tratta quindi di una scelta facoltativa, che senza dubbio presenta dei vantaggi per chi attiva linee di credito con una durata medio-lunga. Il ricorso ad una polizza consente infatti di affrontare con maggiore tranquillità eventuali difficoltà nel rimborso del credito, poiché la compagnia assicurativa interviene ponendo rimedio al problema nell’immediatezza.
I benefici riguardano anche il profilo creditizio del consumatore, che evita di rimborsare in ritardo le rate di ammortamento, e di conseguenza non incorre nella segnalazione come cattivo pagatore nei database SIC e CRIF. In questo modo, non si dovrebbero incontrare problemi per accedere al credito in futuro.
Ma quali sono gli eventi coperti dall’assicurazione prestito? Non esiste una regola fissa, poiché esistono diversi tipi di polizze da associare a prestiti e mutui. Senza dubbio lo scenario rispetto al quale la maggior parte dei contribuenti intende tutelarsi è la premorienza, così da non lasciare debiti ai familiari nel caso di morte improvvisa.
Seguendo la stessa logica, sono sottoscritte coperture contro eventi che riducono la capacità di produrre reddito e dall’insorgenza di invalidità totale e permanente. Scenari in cui la compagnia provvede a rimborsare completamente la banca del debito residuo, estinguendo il prestito.
Se invece si attiva un’assicurazione finanziamento e il beneficiario sviluppa un’inabilità temporanea, magari legata ad un infortunio o a una patologia curabile, la compagnia che eroga la polizza copre solo alcune rate. Sono infatti corrisposte le somme che riguardano i pagamenti periodici per il periodo in cui il beneficiario è in condizione di inabilità. Solitamente quantificato in 12-24 mesi.
Finanziamento assicurazione contro rischio impiego
Tra le coperture più gettonate da chi sottoscrive prestiti personali e finalizzati c’è poi quella contro il rischio di perdita del lavoro. Questa è infatti una delle ragioni per cui si incontrano difficoltà nel rimborso del finanziamento.
Ricorrendo alla copertura contro il rischio impiego, il beneficiario del finanziamento si vede sollevato dall’onere di pagare le rate finché non trova una nuova occupazione. Ma anche in questo caso le compagnie impongono dei limiti massimi, generalmente non oltre i 12-24 mesi. Inoltre, va chiarito che la compagnia assicurativa non interviene in caso di dimissioni volontarie.
Infine, nell’analisi delle possibilità legate all’assicurazione prestiti è fondamentale valutare l’incidenza della copertura sul costo complessivo del finanziamento. Il costo va messo in relazione ai benefici e alle possibilità che certi eventi si realizzino all’interno della durata del piano di rimborso. Analisi che ovviamente vanno svolte con il supporto di un consulente del credito qualificato, solo in questo modo si ha la certezza di fare la scelta giusta.