Tempi e procedure del recesso prestito personale: quando è possibile e come
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Redazione TiPresto
Pubblicato il: 06/12/2021
Tempo di lettura: 3 minuti
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Tempi e procedure del recesso prestito personale: quando è possibile e come

Dalla mancata ricezione del prodotto per cui si è attivata la linea di credito ad un improvviso cambiamento nei bilanci familiari, sono molte le ragioni che possono indurre al recesso prestito personale. Ma quando è possibile ottenerlo e come richiederlo?

Sommario

Quando è previsto il diritto di recesso prestito personale

Tutti i contratti di finanziamento ammettono la possibilità di recesso per il cliente, seppur con alcuni limiti in termini di tempo che il soggetto è tenuto a rispettare. A seconda della specifica situazione, infatti, è possibile o meno presentare l’istanza di recesso.

Spesso il recesso dal contratto è associato, nella mente del contribuente, alla mancata corresponsione del bene o servizio per cui si è attivato il finanziamento (che quindi dovrebbe essere un prestito finalizzato). Le cose però non stanno così. Il fattore essenziale è il tempo, ovvero il termine previsto da contratto per l’esercizio del diritto di recesso prestito personale. E non vi sono differenze in merito alla natura del finanziamento in questione, che può essere finalizzato o non finalizzato. Lo confermano numerose decisioni dell’arbitrato bancario.

La normativa sul credito al consumo stabilisce per il consumatore la possibilità di avvalersi del diritto di recesso prestito personale:

  • entro 14 giorni dalla firma del contratto se il finanziamento non ha ancora avuto esecuzione;
  • entro 30 giorni dalla firma del contratto, se il capitale è già stato erogato.

In entrambi i casi si ottiene l’annullamento, e non è necessario motivare la richiesta. Tuttavia, la tempistica modifica l’impatto dell’operazione sulle finanze personali del consumatore. Fermo restando che il recesso dal contratto di prestito non comporta l’applicazione di penali

Quest’ultima è la principale differenza tra recesso e estinzione anticipata prestito personale, insieme alla possibilità di recedere dal contratto solo entro termini specifici. Mentre l’estinzione, che si qualifica comunque come un diritto del consumatore, è sempre possibile e può comportare costi in misura variabile.

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Come presentare la domanda di recesso contratto prestito personale

L’esercizio del recesso deve avvenire nel rispetto di quanto stabilito dal contratto di prestito. È questo, infatti, a stabilirne le procedure. Nella maggior parte dei casi, il beneficiario deve presentare l’istanza di recesso tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.

La comunicazione va indirizzata alla sede centrale della banca o società finanziaria che ha erogato il prestito e deve specificare la volontà del soggetto nel recedere dal contratto ai sensi della direttiva comunitaria 48/2008 nonché ai sensi dell’art. 125 ter del Testo unico bancario (D. Lgs. 1º settembre 1993, n. 385). Inoltre, nella lettera va specificato il giorno della sottoscrizione e il numero del contratto di finanziamento.

Se il contratto non ha ancora avuto esecuzione, sarà sufficiente presentare l’istanza di recesso nel rispetto del limite dei 14 giorni. Talvolta banche e società finanziarie accettano il recesso anche dopo tale scadenza, ma è sempre preferibile agire nel totale rispetto della normativa.

Quando invece il credito è già stato erogato, oltre alla presentazione della richiesta di recesso (da inoltrare entro 30 giorni dalla firma del contratto) il beneficiario deve restituire il capitale. Non solo: è tenuto al pagamento degli interessi maturati fino al giorno in cui presenta istanza di recesso prestito personale. A cui si aggiungono anche le eventuali imposte. 

Non sono previste penali e qualora, contestualmente al prestito, siano stati sottoscritti contratti relativi a servizi accessori, ad esempio polizze assicurative, il recesso si estende anche a questi prodotti. Molto spesso infatti si parla di recesso assicurazione prestito personale.

Per non commettere errori, prima di procedere con le pratiche per l’esercizio del diritto recesso prestito personale è preferibile contattare un consulente del credito, con cui analizzare nel dettaglio il contratto di finanziamento. È questo infatti a rappresentare, insieme alla normativa, il punto di riferimento per le corrette procedure di recesso.

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