Tempi e procedure del recesso prestito personale: quando è possibile e come
Dalla mancata ricezione del prodotto per cui si è attivata la linea di credito ad un improvviso cambiamento nei bilanci familiari, sono molte le ragioni che possono indurre al recesso prestito personale. Ma quando è possibile ottenerlo e come richiederlo?
Quando è previsto il diritto di recesso prestito personale
Tutti i contratti di finanziamento ammettono la possibilità di recesso per il cliente, seppur con alcuni limiti in termini di tempo che il soggetto è tenuto a rispettare. A seconda della specifica situazione, infatti, è possibile o meno presentare l’istanza di recesso.
Spesso il recesso dal contratto è associato, nella mente del contribuente, alla mancata corresponsione del bene o servizio per cui si è attivato il finanziamento (che quindi dovrebbe essere un prestito finalizzato). Le cose però non stanno così. Il fattore essenziale è il tempo, ovvero il termine previsto da contratto per l’esercizio del diritto di recesso prestito personale. E non vi sono differenze in merito alla natura del finanziamento in questione, che può essere finalizzato o non finalizzato. Lo confermano numerose decisioni dell’arbitrato bancario.
La normativa sul credito al consumo stabilisce per il consumatore la possibilità di avvalersi del diritto di recesso prestito personale:
- entro 14 giorni dalla firma del contratto se il finanziamento non ha ancora avuto esecuzione;
- entro 30 giorni dalla firma del contratto, se il capitale è già stato erogato.
In entrambi i casi si ottiene l’annullamento, e non è necessario motivare la richiesta. Tuttavia, la tempistica modifica l’impatto dell’operazione sulle finanze personali del consumatore. Fermo restando che il recesso dal contratto di prestito non comporta l’applicazione di penali.
Quest’ultima è la principale differenza tra recesso e estinzione anticipata prestito personale, insieme alla possibilità di recedere dal contratto solo entro termini specifici. Mentre l’estinzione, che si qualifica comunque come un diritto del consumatore, è sempre possibile e può comportare costi in misura variabile.
Cerchi un Prestito Personale?
Trova un ConsulenteCome presentare la domanda di recesso contratto prestito personale
L’esercizio del recesso deve avvenire nel rispetto di quanto stabilito dal contratto di prestito. È questo, infatti, a stabilirne le procedure. Nella maggior parte dei casi, il beneficiario deve presentare l’istanza di recesso tramite raccomandata con ricevuta di ritorno.
La comunicazione va indirizzata alla sede centrale della banca o società finanziaria che ha erogato il prestito e deve specificare la volontà del soggetto nel recedere dal contratto ai sensi della direttiva comunitaria 48/2008 nonché ai sensi dell’art. 125 ter del Testo unico bancario (D. Lgs. 1º settembre 1993, n. 385). Inoltre, nella lettera va specificato il giorno della sottoscrizione e il numero del contratto di finanziamento.
Se il contratto non ha ancora avuto esecuzione, sarà sufficiente presentare l’istanza di recesso nel rispetto del limite dei 14 giorni. Talvolta banche e società finanziarie accettano il recesso anche dopo tale scadenza, ma è sempre preferibile agire nel totale rispetto della normativa.
Quando invece il credito è già stato erogato, oltre alla presentazione della richiesta di recesso (da inoltrare entro 30 giorni dalla firma del contratto) il beneficiario deve restituire il capitale. Non solo: è tenuto al pagamento degli interessi maturati fino al giorno in cui presenta istanza di recesso prestito personale. A cui si aggiungono anche le eventuali imposte.
Non sono previste penali e qualora, contestualmente al prestito, siano stati sottoscritti contratti relativi a servizi accessori, ad esempio polizze assicurative, il recesso si estende anche a questi prodotti. Molto spesso infatti si parla di recesso assicurazione prestito personale.
Per non commettere errori, prima di procedere con le pratiche per l’esercizio del diritto recesso prestito personale è preferibile contattare un consulente del credito, con cui analizzare nel dettaglio il contratto di finanziamento. È questo infatti a rappresentare, insieme alla normativa, il punto di riferimento per le corrette procedure di recesso.